lunedì 24 aprile 2017

Film: Salvate il soldato Ryan

Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan) è un film del 1998 diretto da Steven Spielberg, che con questo film vinse il suo secondo premio Oscar per la miglior regia.
La storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale, in particolare nei giorni del D-Day. Di grande interesse sono i primi 24 minuti del film, che dipingono in maniera cruda e realistica lo sbarco dei soldati a Omaha Beach, particolarmente intensi e apprezzati soprattutto grazie agli effetti sonori (due Oscar a questo reparto).
Nel 2007 l'American Film Institute l'ha inserito al settantunesimo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi (nella classifica originaria del 1998 non era presente).
Nel 2014 è stato invece inserito al National Film Registry (film).

Trama

Un uomo in età avanzata giunge davanti a una lapide del cimitero americano in Normandia e di fronte ad essa ha un flashback che lo riporta a più di cinquant'anni prima, al 6 giugno 1944, il giorno dello sbarco in Normandia.
Durante l'invasione della Francia, John Miller, capitano della Compagnia Charlie del 2º Battaglione Rangers, sbarca in Normandia con i suoi uomini, ritrovandosi nel caos della battaglia dalla quale i fanti americani vengono mano mano decimati dal fuoco delle mitragliatrici e dell'artiglieria dei nazisti. Il capitano, sopravvissuto allo sbarco iniziale, assembla un gruppo di Rangers per penetrare nelle difese tedesche, che verranno alla fine conquistate dopo uno strenuo combattimento 
Il giorno seguente, a Washington D.C., il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale George C. Marshall, apprende la notizia della morte di tre dei quattro fratelli della famiglia Ryan  e che il quarto e ultimo fratello, il paracadutista James Francis Ryan, si è lanciato con la sua unità in Normandia. Il generale  decide quindi di organizzare una operazione di salvataggio per riportare il soldato a casa. La missione viene affidata proprio al capitano Miller, al comando di una squadra di sette soldati: essa è composta da lui stesso, il sergente Michael Horvath, l'interprete tecnico di quinto grado Timothy Upham, i soldati scelti Richard Reiben e Adrian Caparzo, l'infermiere Irwin Wade e i soldati semplici Stanley Mellish e Daniel Jackson.
La squadra di Miller avanza in solitudine nell'entroterra giungendo nel borgo di Neuville diviso tra paracadutisti americani della 101ª Divisione Aviotrasportata e soldati nazisti. Attraversando il centro devastato, gli otto uomini raggiungono un palazzo diroccato dove incontrano una famiglia francese che involontariamente espone i soldati ad un cecchino tedesco che colpisce a morte il soldato Caparzo, prima di essere a sua volta ucciso da Jackson. Miller s'affretta quindi a cercare il capitano Hamill per chiedergli se James Ryan è tra i suoi uomini. Viene quindi condotto di fronte a Miller il soldato James Ryan che tuttavia non è l'uomo che stanno cercando. Il giorno seguente giungono in un improvvisato ospedale da campo, vicino al relitto di un aliante da trasporto, dove viene loro riferito che Ryan si trova in una cittadina di nome Ramelle.
Avanzando in direzione di Ramelle, la squadra giunge nei pressi di una centrale radar danneggiata, presidiata dai nazisti. Miller decide di attaccare nonostante le proteste dei suoi uomini. Durante il combattimento, Wade, l'infermiere, viene ferito al busto e alla colonna vertebrale e morirà lentamente sotto gli occhi dei compagni. Alla fine dello scontro è fatto prigioniero un soldato tedesco che gli americani, con l'eccezione del giovane interprete Timothy Upham, vorrebbero uccidere ma che il capitano Miller decide, nell'impossibilità di consegnarlo, di lasciare libero. Nel corso di una lunga marcia attraverso le campagne, la squadra incrocia un veicolo tedesco che viene però distrutto in un'imboscata da una squadra di paracadutisti. Tra i membri della pattuglia c'è anche James Francis Ryan.
La squadra di Miller viene condotta nel centro devastato del paese, controllato dai paracadutisti. Solo a questo punto Miller spiega il vero motivo della loro missione, informando Ryan della morte di tutti i suoi fratelli e dell'ordine di rimpatrio. Ryan si rifiuta, non volendo abbandonare la sua compagnia impegnata nella difesa del ponte cittadino. Dopo il rifiuto, Miller prende il comando della compagnia e organizza una strategia difensiva: mantenere il controllo del ponte di Ramelle fino all'ultimo e solo se necessario farlo esplodere per non farlo cadere nelle mani del nemico.
Vengono quindi racimolate armi, munizioni ed esplosivi per opporsi all'imminente attacco tedesco e poco dopo inizia la battaglia. Inizialmente gli americani colgono di sorpresa i tedeschi, ma la loro inferiorità numerica si fa sentire ben presto e i difensori cominciano a cadere uno ad uno: Jackson viene ucciso da un colpo di un corazzato su di un campanile, mentre Mellish viene brutalmente accoltellato al petto da un soldato tedesco in un feroce corpo a corpo. Lo stesso nazista risparmierà la vita di Timothy Upham, prostrato disperato fuori la stanza dove era appena morto Mellish.
Miller decide quindi per la ritirata verso il ponte durante la quale il sergente Horvarth rimane ferito a morte al fianco. Non vedendo altra soluzione Miller decide di far esplodere il ponte ma mentre cerca di attivare il detonatore viene colpito da un colpo di fucile al torace, sparato proprio dal nazista precedentemente risparmiato in occasione dello scontro alla stazione radar. Il capitano quindi non riesce nel suo intento, morendo di lì a pochi minuti; ma prima di spirare riesce a vedere compiuta la missione sua e dei suoi uomini. L'avanzata tedesca infatti viene stroncata dal sopraggiungere delle squadriglie di caccia P-51 Mustang e delle divisioni americane provenienti dalla costa. Gli unici a sopravvivere sono quindi Reiben, Upham (che, dopo aver bloccato un gruppo di militari tedeschi in fuga, uccide freddamente il nazista della stazione radar, vendicando il capitano) e lo stesso Ryan.
Il flashback termina, riportando l'uomo anziano, il soldato Ryan, al presente, dove commosso rende onore alla tomba del capitano Miller.







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