domenica 30 aprile 2017

Ricetta; Salmone al cartoccio con peperoni e pesto

per 2 persone

1 peperone
1 limone, succo
1 trancio di salmone da 264 grammi circa (squamato e senza spine) diviso a metà
3 cucchiaini di pesto genovese Barilla già pronto
olio d'oliva
sale e pepe
alluminio
- Scottare i peperoni puliti e tagliati a strisce nell'acqua bollente
- Riscaldare il forno a 200° C.
- Pulire il peperone rosso tagliato a metà , tagliarlo a striscie e disporre le striscie di metà peperone su un     foglio di alluminio. Condire con sale, pepe ed un filo d'olio.
- condire il trancio di salmone tagliato a metà col pesto (un cucchiaino e 1/2) e mettere metà trancio sui peperoni.
  Bagnare con succo di limone.
- Unire i bordi dei due pacchetti di alluminio e chiudere per bene
- Mettere i due pacchetti di alluminio su una teglia di pirex
- Cuocere nel forno per circa 15 minuti
-Levare dal forno e dopo 1 minuto aprire un pacchetto per controllare se il filetto è pronto
- Rimuovere i filetti dai pacchetti d'alluminio e disporre sui piatti, altrimenti servire l'intero pacchetto con il pesce.

Consiglio: Come contorno servite delle patate novelle e fette di limone. Al posto dei peperoni possono essere utilizzati asparagi o altre verdure.




Film; Taxi driver

« Taxi Driver è uno dei film più intensi mai realizzati »
(Quentin Tarantino)

Taxi Driver è un film del 1976 diretto da Martin Scorsesescritto da Paul Schrader e interpretato da Robert De Niro. Ambientato dopo la guerra del Vietnam a New York, tratta di un giustiziere con elementi neo-noir e da giallo psicologico.
Valutato dalla critica e dal pubblico come uno dei capolavori del regista[ e del cinema contemporaneo. Lo sceneggiatore Paul Schrader ha affermato di essersi ispirato per le tematiche del film all'esistenzialismo europeo e in particolare a La nausea di Jean-Paul Sartre e Lo straniero di Albert Camus, oltre che a Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij e alla storia del patriota Arthur Bremer che tentò nel 1972 di assassinare il candidato democratico alle Presidenziali USA George Wallace. Particolarmente notevole l'interpretazione di Robert De Niro, definito dal giornalista americano Robert Kolker «l'ultimo degli eroi del noir nel mondo più noir che si possa immaginare». La giovanissima Jodie Foster vinse due BAFTA nel 1977 come Miglior attrice esordiente e Migliore attrice non protagonista (anche per Piccoli Gangster).
Il film è stato vincitore nel 1976 della Palma d'oro al 29º Festival di Cannes e candidato a quattro Premi Oscar, incluso quello di Miglior Film nel 1977. L'American Film Institute l'ha posto al 52º posto tra i 100 migliori film del cinema americano. Si trova al trentunesimo posto, ex aequo con Il padrino - Parte II, nella classifica dei migliori film di sempre redatta dai critici e pubblicata dalla rivista inglese Sight and Sound nel 2012, mentre in quella redatta dai registi si trova al quinto posto. Nel 1994 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti

Trama


New YorkTravis Bickle è un ventiseienne alienato, isolato, disadattato, ex marine reduce del Vietnam congedato nel 1973; egli soffre di una insonnia cronica che lo porta a lavorare come tassista notturno. Di giorno spende il suo tempo libero in solitudine, scrivendo un diario e guardando la televisione. Quando esce, il suo unico svago è la visione di film pornografici in squallidi cinema a luci rosse, mentre di notte guida il suo taxi per tutti i quartieri di New York e le sue uniche frequentazioni sono alcuni colleghi che incontra in un bar durante la pausa.

Travis è affascinato da Betsy, un'impiegata dello staff elettorale del senatore di New York Charles Palantine, candidato alle elezioni presidenziali, il quale promette grandi cambiamenti sociali. La donna è inizialmente colpita da Travis e, dopo un breve corteggiamento, accetta un appuntamento con lui ma l'incontro, a causa della sprovvedutezza di lui, che non riesce a uscire dalla sua routine e la porta in un cinema a luci rosse, si risolve in un fallimento e la donna si allontana con l'intenzione di non rivederlo più.
Travis è disgustato da quello che considera il degrado morale che lo circonda e quando una prostituta di 13 anni di nome Iris (come il personaggio dell'opera di Pietro Mascagni, dove la protagonista viene rapita con l'inganno e indotta alla prostituzione), entra una notte nel suo taxi cercando di fuggire dal suo protettore, Travis cerca in tutti i modi di salvarla dal suo destino; la ragazza però non sembra affatto intenzionata a farsi aiutare, spiegando che probabilmente era drogata quando aveva cercato di scappare, e che il suo protettore e amante Matthew "Sport" si prende molta cura di lei.
Travis, inascoltato anche quando ritiene di compiere una buona azione e sempre più solo, comincia a soffrire di gravi disturbi psicotici, decide di comprare delle pistole e con queste di uccidere il senatore Palantine durante un comizio poiché, a suo pensare, egli rappresenta tutta l'ipocrisia della società statunitense, i nemici che ha sempre tentato di combattere e che non ha mai avuto il coraggio di affrontare; ma, al momento di compiere l'attentato, viene individuato tra la folla dalle guardie del corpo del politico, riuscendo con molta fortuna a sfuggire alla cattura.
La sera stessa si reca nella zona dove lavora Iris, provoca il suo protettore Matthew, e finisce con lo sparargli all'addome; quindi, dopo essersi fermato qualche istante sulle scale dell'edificio dove si prostituisce la tredicenne, sale verso la stanza della giovane e, ormai fuori controllo, spara anche all'affittacamere, ferendolo. Viene però a sua volta ferito di striscio al collo da Sport, nel frattempo sopraggiunto alle sue spalle, sanguinante ma ancora vivo, e subito freddato da Travis; identica sorte subisce un mafioso che si trovava nella stanza con Iris, dopo che questi lo aveva ferito al braccio, e infine l'affittacamere, finito con un colpo alla testa nonostante la supplica disperata della ragazza di non sparare. Terminata la sua "missione", Travis cerca di suicidarsi ma tutte le pistole a sua disposizione non hanno più munizioni e sfinito si adagia sul divano dove osserva gli agenti di polizia accorsi a causa della sparatoria.
I frammenti dei quotidiani, ritagliati ed appesi al muro, uniti alla lettera spedita dai genitori di Iris che lo ringraziano per aver liberato la loro figlia, dimostrano che la città si è accorta di lui, considerandolo un eroe metropolitano, non sapendo che nei piani di Travis vi era anche di uccidere un senatore, cosa che se portata a termine avrebbe fatto apparire il protagonista come un assassino agli occhi dei mass media invece che un eroe. Anche Betsy sembra voler tornare sui suoi passi salendo sul suo taxi, ma Travis considera quella vicenda chiusa e si allontana dopo avere offerto la corsa alla donna e l'ultimo sguardo del tassista, riflesso sullo specchietto retrovisore, non chiarisce se egli sia veramente cambiato o se potrà essere soggetto a nuovi scatti di violenza.








sabato 29 aprile 2017

Ricetta: Minestra di riso e zucca

Ricetta insegnatami da mia mamma
per 2 persone

1 litro di acqua
1 1/2 dado vegetale
200 grammi di  pezzi di zucca sbucciati (1/2 vaschetta)
1/2 cipolla tagliata a pezzi
1 patata grande tagliata a cubetti
2 spicchi di aglio sbucciati e tagliati fini
150 grammi di riso integrale (3/4 di bicchiere grande)
pepe q.b.

Mettere in una pentola 1 lt. di acqua con il dado, unire la zucca lavata e tagliata a cubetti, unire la cipolla, la patata a cubetti e l'aglio tagliato fine. Portare ad ebollizione, lasciare cuocere 15 minuti, poi prima di aggiungere il riso frullare tutto con il mixer ad immersione, pepare, buttare il riso, lasciare cuocere 14 minuti. La minestra di riso e zucca è pronta. 


venerdì 28 aprile 2017

Tutti pensano

“Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar sé stesso.”

Lev Tolstoj.


E' più facile cambiare sè stessi che cambiare il mondo.                                           

Musica: testo e traduzione della canzone "The Man in the Mirror" di Michael Jackson

YouTube Michael Jackson Man in the Mirror  Official video


TESTO
I'm gonna make a change, for once in my life
It's gonna feel real good, gonna make a difference
Gonna make it right...

As I, turn up the collar on my favorite winter coat
This wind is blowin' my mind
I see the kids in the street, with not enough to eat
Who am I, to be blind?
Pretending not to see thier needs
A summer's disregard, a broken bottle top
And a one man's soul
They follow each other on the wind ya' know
'Cause they got no where to go
That's why I want you to know

Chorus:
I'm starting with the man in the mirror
I'm asking him to change his ways
And no message could have been any clearer
If you wanna make the world a better place
(If you wanna make the world a better place)
Take a look at yourself, and then make a change
(Take a look at yourself, and then make a change)
(Na na na, na na na, na na, na nah)

I've been a victim of a selfish kind of love
It's time that I realize
That there are some with no home, not a nickle to loan
Could it really be me, pretending that they're not alone?

A willow deeply scarred, somebody's broken heart
And a washed-out dream
(Washed out dream)
They follow the pattern of the wind, ya' see
'Cause they got no place to be
That's why I'm starting with me
(Starting with me!)

Chorus (x2)

I'm starting with the man in the mirror
(Man in the mirror - Oh yeah!)
I'm asking him to change his ways
(Better change!)
No message could have been any clearer
(If you wanna make the world a better place)
(Take a look at yourself, and then make the change)
(You gotta get it right, while you got the time)
('Cause when you close your heart)
You can't close your ... your mind!
(Then you close your ... mind!)
That man, that man, that man, that man
With that man in the mirror
(Man in the mirror, oh yeah!)
That man, that man, that man
I'm asking him to change his ways
(Better change!)
You know ... that man
No message could have been any clearer
If you wanna make the world a better place
(If you wanna make the world a better place)
Take a look at yourself, and then make a change
(Take a look at yourself, and then make a change)
Hoo! Hoo! Hoo! Hoo! Hoo!
Na na na, na na na, na na, na nah
(Oh yeah!)
Gonna feel real good now!
Yeah yeah! Yeah yeah! Yeah yeah!
Na na na, na na na, na na, na nah
(Ooooh)
Oh no, no no ...

I'm gonna make a change
It's gonna feel real good! Come on!
(Change ...)
Just lift yourself
You know
You've gotta stop it. Yourself!
(Yeah! - Make that change!)
I've got to make that change, today!
Hoo!
(Man in the mirror)
You got to
You got to not let yourself ... brother...
Hoo!
(Yeah! - Make that change)
You know - I've got to get that man, that man ...
(Man in the mirror)
You've got to
You've got to move! Come on! Come on!
You got to...
Stand up! Stand up! Stand up!
(Yeah! - Make that change)
Stand up and lift yourself, now!
(Man in the mirror)
Hoo! Hoo! Hoo!
Aaow!
(Yeah! - Make that change)
Stand up and lift yourself, now!
(Man in the mirror)
Hoo! Hoo! Hoo!
Aaow!
(Yeah! - Make that change)
Gonna make that change ... come on!
You know it!
You know it!
You know it!
You know ...
(Change ...)
Make that change.




TRADUZIONE
Sto per fare un cambiamento, per una volta nella mia vita
Dovrà far sentire veramente bene, dovrà fare la differenza
Dovrà essere giusto ...

Come al solito alzo il colletto del mio cappotto preferito
Questo vento soffia nella mia mente
Vedo i ragazzi per le strade, senza abbastanza cibo
Chi sono io per essere cieco? Pretendendo di non vedere i loro bisogni
Una disattenzione estiva, una bottiglia rotta in cima
E un'anima di un uomo
Loro s'inseguono nel vento lo sai
Perchè non hanno un posto dove andare
Ecco perchè voglio che tu sappia

Che sto iniziando con l'uomo nello specchio
Gli sto chiedendo di cambiare la sua strada
E nessun messaggio potrebbe essere più chiaro
Se vuoi rendere il mondo un posto migliore
(Se vuoi rendere il mondo un posto migliore)
Dai un'occhiata a te stesso, e poi fai un cambiamento
(
Dai un'occhiata a te stesso e fai un cambiamento)
(Na na na, na na na, na na, na nah)

Sono stato vittima di un tipo di amore egoistico
Questo è il momento in cui ho realizzato
Che ci sono persone senza casa, senza un centesimo da prestare
Potevo essere veramente io, a pretendere che non fossero soli?

Un salice profondamente sfregiato, il cuore spezzato di qualcuno
E un sogno spazzato via
(Sogno spazzato via)
Loro seguono la scia del vento, lo vedi
Perchè non hanno nessun posto dove stare
Ecco perchè sto iniziando con me
(Iniziare con me!)

Sto iniziando con l'uomo nello specchio
(Ooh!)
Gli sto chiedendo di cambiare la sua strada
(Ooh!)
E nessun messaggio potrebbe essere più chiaro
Se vuoi rendere il mondo un posto migliore
(Se vuoi rendere il mondo un posto migliore)
Dai un'occhiata a te stesso e poi fai un cambiamento
(
Dai un'occhiata a te stesso e poi fai un cambiamento)

Sto iniziando con l'uomo nello specchio
Gli sto chiedendo di cambiare la sua strada
(Cambiare la sua strada - ooh!)
E nessun messaggio potrebbe essere più chiaro
Se vuoi rendere il mondo un posto migliore
(Se vuoi rendere il mondo un posto migliore)
Dai un'occhiata a te stesso e poi fai quel ...
(Guarda a te stesso e poi fai quel ...)
Cambiamento!

Sto iniziando con l'uomo nello specchio
(Uomo allo specchio - oh yeah!)
Gli sto chiedendo di cambiare la sua strada
(Un cambiamento migliore!)
Nessun messaggio potrebbe essere più chiaro
(Se vuoi rendere il mondo un posto migliore)
(
Dai un'occhiata a te stesso e poi fai il cambiamento)
(Devi farlo bene, finchè hai tempo)
(Perchè quando chiudi il tuo cuore)
Non puoi chiudere ... la tua mente!
(Poi chiudi la ...mente!)
Quell'uomo, quell'uomo, quell'uomo, quell'uomo
Con l'uomo nello specchio
(Uomo nello specchio, oh yeah!)
Quell'uomo, quell'uomo, quell'uomo
Gli sto chiedendo di cambiare la sua strada
(Un cambiamento migliore!)
Conosci ... quell'uomo
Nessun messaggio potrebbe essere più chiaro
Se vuoi rendere il mondo un posto migliore
(Se vuoi rendere il mondo un posto migliore)
Guarda a te stesso e poi fai un cambiamento
(Guarda a te stesso e poi fai un cambiamento)
Hoo! Hoo! Hoo! Hoo! Hoo!
Na na na, na na na, na na, na nah
(Oh yeah!)
Farà sentire veramente bene, ora!
Yeah yeah! Yeah yeah! Yeah yeah!
Na na na, na na na, na na, na nah
(Ooooh ...)
Oh no, no no ...

Sto per fare un cambiamento
Dovrà far sentire veramente bene! Forza!
(Cambiamento ...)
Alzati!
Lo sai
Devi fermarlo. Tu!
(Yeah! - Fa' quel cambiamento!)

Devo fare quel cambiamento, oggi!
Hoo!
(Uomo nello specchio)
Tu non devi
Tu non devi lasciarti andare ... fratello ...
Hoo!
(Yeah! - Fa' quel cambiamento)
Lo sai - devo arrivare a quell'uomo, a quell'uomo ...
(Uomo nello specchio)
Devi
Devi muoverti! Forza! Forza!
Devi ...
Alzarti! Alzarti! Alzarti!
(Yeah! - Fa' quel cambiamento)
Alzati, ora!
(Uomo nello specchio)
Hoo! Hoo! Hoo!
Aaow!
(Yeah! - Fa' quel cambiamento)
Devi fare quel cambiamento ... forza!
Lo sai!
Lo sai!
Lo sai!
Lo sai ...
(Cambiamento ...)
Fa' quel cambiamento.






L'uomo allo specchio. Non procrastinare un cambiamento.

Dal sito "Efficacemente" (Canzone di Michael Jackson "The Man in the Mirror")
"Qui di seguito trovi la traduzione di alcuni passaggi del brano di MJ: vorrei che li leggessi, magari lasciando andare in sottofondo il video della canzone che ho inserito qui sopra.
Quando avrai finito, ti racconterò la lezione che ho tratto da questo banale brano pop degli anni ’80.
Sto per fare un cambiamento, 
per una volta nella mia vita dovrà farmi sentire veramente bene,
farà la differenza, farò la cosa giusta.
[…] Ecco perché voglio che tu sappia…
…che inizierò con l’uomo allo specchio
Gli sto chiedendo di cambiare la sua strada,
e nessun messaggio potrebbe essere più chiaro.
Se vuoi rendere il mondo un posto migliore,
guarda te stesso e fai un cambiamento.
[…] Devi migliorare le cose finché hai tempo,
perché quando chiudi il tuo cuore,
la tua mente continuerà comunque a tormentarti.
[…] Io farò un cambiamento
mi farà sentire davvero bene!
avanti… cambia anche tu…
Alzati… lo sai…
devi essere tu a smettere di
commettere sempre i soliti errori.
Devi fare quel cambiamento, oggi!
Tu non devi, non devi lasciarti andare…
Sì, fai il cambiamento!
Devi muoverti, avanti!
Devi alzarti, alzati!
Sì, fai il cambiamento, alzati, alzati adesso!
Devi fare quel cambiamento… forza!
Lo sai! Lo sai! Lo sai! Lo sai!
Fa’ quel cambiamento.

La lezione mattutina di Michael Jackson

Certo, leggere il testo di una canzone (per giunta tradotto) o ascoltarlo, sono due cose lontane anni luce. Per questo era importante che lasciassi andare la canzone in sottofondo. La musica ha la capacità di dare energia a parole criptiche (o a volte semplicemente banali).
Eppure, ci sono delle mattine gelide di inverno in cui esci a correre al parco e anche una semplice canzone pop ti lascia qualcosa. Questa è la lezione che “The Man in The Mirror” mi ha lasciato…
Smettila di fare il frignone.
Non puoi cambiare quello che ti accade,
puoi cambiare solo te stesso,
l’uomo che vedi ogni mattina allo specchio.
Se vuoi avere un impatto su questa piccola roccia persa nell’universo,
inizia con l’avere un impatto sulla tua vita.
Se pensi di avere ancora tempo: sbagli.
Il tempo è ormai scaduto.
Devi fare quel cambiamento, oggi!
Alza il c*#o e fa’ quel cambiamento!
Lo so, lo so: sono anni ormai che ti tormento con questa lotta alla procrastinazione. Nulla di nuovo. Ma il punto qui è un altro. Per quanto tu possa aver compreso a livello razionale quelli che sono i rischi del rimandare i tuoi impegni, i tuoi obiettivi e i tuoi sogni, di fatto continui a farlo (tranquillo siamo io e te: inutile prenderci in giro).
Affidi le tue speranze di cambiamento alla magia mistica dell’ennesimo primo gennaio o primo del mese, salvo poi ricadere puntualmente nei soliti errori.
Per quanto tempo ancora potrai permettertelo? Quanto pensi che manchi ancora prima che i sensi di colpa, attutiti dal tran-tran quotidiano, si trasformino in rimpianti assordanti?
Se vuoi rendere il mondo (e il tuo mondo) un posto migliore,
inizia dall’uomo allo specchio.
Devi migliorare le cose finché hai tempo.
Devi fare quel cambiamento, oggi!
Fa’ quel cambiamento."
Chissà, magari un giorno ti guarderai allo specchio, penserai a questo articolo (al brano di MJ) e sorriderai per quello che sei riuscito a realizzare.


“Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar sé stesso.”

Lev Tolstoj.

giovedì 27 aprile 2017

Cronaca: Scontro fra treni a Bressanone

scontro fra treni a Bressanone 2 morti e tre feriti gravi. L'incidente poco prima di mezzanotte fra un treno addetto alla manutenzione e un altro convoglio che era fermo per lavori. Aperta una inchiesta per verificare le cause dello schianto.


BRESSANONE. Tragedia ferroviaria poco prima della mezzanotte sulla linea del Brennero. Due treni si sono scontrati all'altezza di Bressanone: il primo bilancio parla di due morti e di tre feriti gravi.
Nell'incidente sono stati coinvolti due mezzi impiegati per la manutenzione sulla linea, che hanno preso fuoco. Secondo le prime ricostruzioni uno dei mezzi potrebbe essere finito contro l'altro causando un'esplosione. Rfi ha precisato che si tratta di una rincalzatrice e una profilatrice di proprietà della ditta che sta svolgendo i lavori.

I due operai sono morti sul colpo, gli altri tre sono stati ricoverati con ferite gravi agli ospedali di Bolzano e Bressanone. Le vittime sono Salvatore Verolla, 42 anni, e Achille De Lisa, 52 anni, entrambi dipendenti della ditta GCF di Roma.






lunedì 24 aprile 2017

Film: Salvate il soldato Ryan

Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan) è un film del 1998 diretto da Steven Spielberg, che con questo film vinse il suo secondo premio Oscar per la miglior regia.
La storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale, in particolare nei giorni del D-Day. Di grande interesse sono i primi 24 minuti del film, che dipingono in maniera cruda e realistica lo sbarco dei soldati a Omaha Beach, particolarmente intensi e apprezzati soprattutto grazie agli effetti sonori (due Oscar a questo reparto).
Nel 2007 l'American Film Institute l'ha inserito al settantunesimo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi (nella classifica originaria del 1998 non era presente).
Nel 2014 è stato invece inserito al National Film Registry (film).

Trama

Un uomo in età avanzata giunge davanti a una lapide del cimitero americano in Normandia e di fronte ad essa ha un flashback che lo riporta a più di cinquant'anni prima, al 6 giugno 1944, il giorno dello sbarco in Normandia.
Durante l'invasione della Francia, John Miller, capitano della Compagnia Charlie del 2º Battaglione Rangers, sbarca in Normandia con i suoi uomini, ritrovandosi nel caos della battaglia dalla quale i fanti americani vengono mano mano decimati dal fuoco delle mitragliatrici e dell'artiglieria dei nazisti. Il capitano, sopravvissuto allo sbarco iniziale, assembla un gruppo di Rangers per penetrare nelle difese tedesche, che verranno alla fine conquistate dopo uno strenuo combattimento 
Il giorno seguente, a Washington D.C., il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale George C. Marshall, apprende la notizia della morte di tre dei quattro fratelli della famiglia Ryan  e che il quarto e ultimo fratello, il paracadutista James Francis Ryan, si è lanciato con la sua unità in Normandia. Il generale  decide quindi di organizzare una operazione di salvataggio per riportare il soldato a casa. La missione viene affidata proprio al capitano Miller, al comando di una squadra di sette soldati: essa è composta da lui stesso, il sergente Michael Horvath, l'interprete tecnico di quinto grado Timothy Upham, i soldati scelti Richard Reiben e Adrian Caparzo, l'infermiere Irwin Wade e i soldati semplici Stanley Mellish e Daniel Jackson.
La squadra di Miller avanza in solitudine nell'entroterra giungendo nel borgo di Neuville diviso tra paracadutisti americani della 101ª Divisione Aviotrasportata e soldati nazisti. Attraversando il centro devastato, gli otto uomini raggiungono un palazzo diroccato dove incontrano una famiglia francese che involontariamente espone i soldati ad un cecchino tedesco che colpisce a morte il soldato Caparzo, prima di essere a sua volta ucciso da Jackson. Miller s'affretta quindi a cercare il capitano Hamill per chiedergli se James Ryan è tra i suoi uomini. Viene quindi condotto di fronte a Miller il soldato James Ryan che tuttavia non è l'uomo che stanno cercando. Il giorno seguente giungono in un improvvisato ospedale da campo, vicino al relitto di un aliante da trasporto, dove viene loro riferito che Ryan si trova in una cittadina di nome Ramelle.
Avanzando in direzione di Ramelle, la squadra giunge nei pressi di una centrale radar danneggiata, presidiata dai nazisti. Miller decide di attaccare nonostante le proteste dei suoi uomini. Durante il combattimento, Wade, l'infermiere, viene ferito al busto e alla colonna vertebrale e morirà lentamente sotto gli occhi dei compagni. Alla fine dello scontro è fatto prigioniero un soldato tedesco che gli americani, con l'eccezione del giovane interprete Timothy Upham, vorrebbero uccidere ma che il capitano Miller decide, nell'impossibilità di consegnarlo, di lasciare libero. Nel corso di una lunga marcia attraverso le campagne, la squadra incrocia un veicolo tedesco che viene però distrutto in un'imboscata da una squadra di paracadutisti. Tra i membri della pattuglia c'è anche James Francis Ryan.
La squadra di Miller viene condotta nel centro devastato del paese, controllato dai paracadutisti. Solo a questo punto Miller spiega il vero motivo della loro missione, informando Ryan della morte di tutti i suoi fratelli e dell'ordine di rimpatrio. Ryan si rifiuta, non volendo abbandonare la sua compagnia impegnata nella difesa del ponte cittadino. Dopo il rifiuto, Miller prende il comando della compagnia e organizza una strategia difensiva: mantenere il controllo del ponte di Ramelle fino all'ultimo e solo se necessario farlo esplodere per non farlo cadere nelle mani del nemico.
Vengono quindi racimolate armi, munizioni ed esplosivi per opporsi all'imminente attacco tedesco e poco dopo inizia la battaglia. Inizialmente gli americani colgono di sorpresa i tedeschi, ma la loro inferiorità numerica si fa sentire ben presto e i difensori cominciano a cadere uno ad uno: Jackson viene ucciso da un colpo di un corazzato su di un campanile, mentre Mellish viene brutalmente accoltellato al petto da un soldato tedesco in un feroce corpo a corpo. Lo stesso nazista risparmierà la vita di Timothy Upham, prostrato disperato fuori la stanza dove era appena morto Mellish.
Miller decide quindi per la ritirata verso il ponte durante la quale il sergente Horvarth rimane ferito a morte al fianco. Non vedendo altra soluzione Miller decide di far esplodere il ponte ma mentre cerca di attivare il detonatore viene colpito da un colpo di fucile al torace, sparato proprio dal nazista precedentemente risparmiato in occasione dello scontro alla stazione radar. Il capitano quindi non riesce nel suo intento, morendo di lì a pochi minuti; ma prima di spirare riesce a vedere compiuta la missione sua e dei suoi uomini. L'avanzata tedesca infatti viene stroncata dal sopraggiungere delle squadriglie di caccia P-51 Mustang e delle divisioni americane provenienti dalla costa. Gli unici a sopravvivere sono quindi Reiben, Upham (che, dopo aver bloccato un gruppo di militari tedeschi in fuga, uccide freddamente il nazista della stazione radar, vendicando il capitano) e lo stesso Ryan.
Il flashback termina, riportando l'uomo anziano, il soldato Ryan, al presente, dove commosso rende onore alla tomba del capitano Miller.







Ricetta: Pomodori ripieni di miglio

per 4 persone

100 g di miglio
1 cucchiaio      di olio d'oliva
200 ml             di acqua (ulteriore acqua bollente da aggiungere al miglio)
                        sale
6-8                   pomodori piccoli (4)
20 g                 di burro (olio extravergine d'oliva)
2-3 cucchiai    di parmigiano grattugiato
1 spicchio       di aglio schiacciato
1 cucchiaio     di prezzemolo (3 cucchiaini di prezzemolo congelato)
1-2 cucchiai   di pinoli o semi di girasole
1 cucchiaio    di olio di colza  (olio extravergine di oliva)

Preparazione:

1 lavare i pomodori, rimuovere la parte superiore, svuotarli, salarli leggermente, mettere il contenuto dei pomodori in una ciotola
2 preparare il miglio
  portare l'acqua a ebollizione (prepararne 200 ml e poi mettere sul fuoco altri 400 ml)
  in una pentola tostare leggermente il miglio con un filo d'olio.
  bagnare il miglio con l'acqua bollente (200 ml).
  Tritare il contenuto dei pomodori e aggiungerlo al miglio
 Lasciar cuocere a fuoco lento (coperto) per circa 20 minuti, mescolando spesso affinchè il miglio  non si attacchi alla pentola. Aggiungere acqua bollente quando l'acqua si asciuga, finchè il miglio  cuoce.
3. Riscaldare il forno a 200 gradi.
4.Tritare finemente aglio e prezzemolo.
5.Dopo la cottura del miglio, mantecare burro (olio d'oliva), parmigiano (3 cucchiai), aglio (1 spicchio schiacciato) e prezzemolo (tre cucchiaini di prezzemolo congelato) (in una padella abbastanza capiente metto un filo d'olio d'oliva, il miglio cotto, parmigiano, aglio schiacciato, prezzemolo tritato, il contenuto dei pomodori tritato fine e mescolo bene lasciando  amalgamare).
6. Riempire i pomodori con il composto e cospargerli di semi (pinoli, 5 o 6 pinoli per ogni      pomodoro).
7. Ungere una pirofila con l'olio e disporvi i pomodori.
8. Gratinare nel forno preriscaldato a 200 gradi per circa 15 minuti.

Consiglio: il ripieno può essere condito con formaggio tagliato a pezzettini, con prosciutto o verdure tagliate a dadini piccoli.



sabato 22 aprile 2017

Ricetta: Salsa bolzanina

Ricetta insegnatami da una collega

Per 1 persona

1 uovo sodo da sminuzzare
2 cucchiaini di senape
1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di aceto
sale, pepe q.b.
1 cucchiaino di erba cipollina sminuzzata


La salsa bolzanina o Bozner Soße in genere viene servita per accompagnare gli asparagi bianchi lessi con una fetta di prosciutto cotto. Si può usare anche per insaporire le patate lesse, per crostini con prosciutto ecc.

lunedì 17 aprile 2017

Film: Robin Hood principe dei ladri

Robin Hood - Principe dei ladri (Robin Hood: Prince of Thieves) è un film del 1991 diretto da Kevin Reynolds.



La vicenda ha luogo nel XII secoloRobin di Locksley, cavaliere crociato, dopo una lunga prigionia fugge da Gerusalemme e ritorna nella natìa Inghilterra accompagnato da Azeem, un saraceno cui ha salvato la vita in una prigione della Città Santa e che per questo gli ha giurato fedeltà.

Tra le rovine del maniero della sua famiglia, distrutto dal sanguinario Sceriffo George di Nottingham, Robin di Locksley trova il corpo del padre ucciso dallo sceriffo e il vecchio servitore Duncan accecato da Guy di Guisborne, cugino dello sceriffo. Insieme a Duncan e ad Azeem, Robin si reca presso la casa di lady Marian Dubois, sorella dell'amico Peter morto durante la fuga dalla prigione di Gerusalemme, ma i tre sono costretti a fuggire quando giungono Guy e i suoi uomini; rifugiatisi nella spettrale Foresta di Sherwood, s'imbattono in un gruppo di boscaioli capeggiati da Little John e Will Scarlett, che impongono un dazio per potere passare attraverso la foresta. Dopo avere combattuto l'uno contro l'altro, Robin e John fanno amicizia perché Robin gli salva la vita e allora i tre forestieri sono accolti nel gruppo di boscaioli.
Alcuni giorni dopo Robin si reca nella chiesa della città dove incontra lady Marian e ferisce lo sceriffo, oltre a rubargli il cavallo. Lo sceriffo mette una taglia sulla testa di Robin e fa depredare dai suoi soldati i beni degli inermi abitanti dalla contea. Robin, Azeem e il loro gruppo tuttavia reagiscono, cominciando a derubare i ricchi che passano attraverso la foresta. Un giorno assaltano un carro scortato da Guy (che poi viene ucciso dal cugino sceriffo per questo) e ammettono nel loro gruppo anche un frate, fra' Tuck, che s'era dapprima mostrato ostile. Nel rifugio giungono anche lady Marian e la sua dama di compagnia.
Robin andandosene affida il vecchio Duncan alle cure di Marian, che però viene fatta rapire dallo sceriffo che vuole sposarla, su suggerimento della terribile strega Mortianna, per avere diritto al trono, essendo Marian cugina di re Riccardo e quindi di sangue reale. Duncan, con grande difficoltà, riesce a tornare da Robin e i suoi per avvertirli, ma il campo viene attaccato dai soldati dello sceriffo e dai barbari celti. Molti muoiono e altri vengono fatti prigionieri e anche Robin pare soccombere, per riapparire in seguito. Will Scarlett, tra i prigionieri dello sceriffo, s'offre d'attirare Robin in trappola ma, una volta arrivato al campo e avere rivelato d'essere fratello di Robin, organizza insieme a lui, Azeem, Little John, fra' Tuck e altri sopravvissuti un piano per liberare i prigionieri, che saranno giustiziati in occasione delle nozze tra lo sceriffo e lady Marian. Superando varie difficoltà, il piano riesce e Robin raggiunge lo sceriffo, che s'era nascosto nella cappella del castello per costringere Marian a un matrimonio forzato. Lo sceriffo soccombe nel duello, mentre il corrotto vescovo viene fatto precipitare da una finestra da fra' Tuck e la strega Mortianna, mentre sta per colpire Robin alle spalle, viene uccisa da Azeem, che mantiene così la promessa fatta al giovane.
Robin e Marian s'uniscono in matrimonio e durante il rito giunge re Riccardo Cuor di Leone, cugino della sposa, che ringrazia Robin dei servigi resi all'Inghilterra.










Involtini di asparagi e prosciutto

Una versione primaverile dei classici e sfiziosi involtini di prosciutto cotto e formaggio. Un gusto morbido e goloso con tutte le proprietà dell’asparago, ricco di vitamina A e B, ad alto contenuto di potassio.

Ingredienti
9 asparagi
3 fette di prosciutto cotto spesse
3 fette di formaggio affettato (sottilette)
scaglie di Parmigiano qb
pepe qb

Procedimento
Tagliare 1,5 cm e pelare con un pelapatate il gambo degli asparagi; lessarli in abbondante acqua salata per 15 minuti. Lasciarli raffreddare. Disporre una fetta di prosciutto cotto sul piano da lavoro, coprire con una fetta di formaggio, mettere tre asparagi al centro lasciando fuori solo le punte e arrotolare con delicatezza.
Appoggiare gli involtini su una teglia rivestita di carta da forno, spolverare con pepe e scaglie di Parmigiano e cuocere per 5 minuti, in forno caldo, a 180°.
Per facilitare la cottura ed evitare che l’involtino si rompa, appoggiatelo sulla teglia con la piega di chiusura rivolta verso il basso.


Film Braveheart - Cuore impavido

Braveheart - Cuore impavido (Braveheart) è un film colossal del 1995 diretto da Mel Gibson. La pellicola narra la storia, romanzata, del patriota ed eroe nazionale scozzese William Wallace. Il film, seconda regia di Gibson dopo L'uomo senza volto (1993), ha vinto 5 Oscar su 10 candidature nel 1996 e lo stesso Gibson è stato premiato con il Golden Globe per la miglior regia.
Secondo alcuni il film ha svolto un ruolo chiave nel risveglio della coscienza nazionale scozzese, che ha portato al referendum sulla devoluzione dell'11 settembre 1997 (74,3% sì) e alla conseguente ricostituzione del parlamento scozzese, nel 1998.


« Certo, chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'. Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere un'occasione, solo un'altra occasione, di tornare qui sul campo a urlare ai nostri nemici, che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà? »
(William Wallace, interpretato da Mel Gibson, arringando il suo esercito prima della battaglia di Stirling Bridge)
Nella seconda metà del XIII secolo la Scozia è oppressa dalla tirannia del sovrano inglese, Edoardo I Plantageneto. Dopo la morte del Re di Scozia, senza eredi, la regione cade nell'anarchia ed i nobili locali si azzuffano tra loro per salire sul trono. Il Plantageneto, approfittando della contesa, convoca tutti i pretendenti al trono ad una riunione, con lo scopo di decidere il futuro del paese. I nobili scozzesi, giunti disarmati su richiesta del Plantageneto, cadono facili vittime della sua trappola e vengono tutti impiccati alle travi dell'edificio scelto per ospitare l'incontro.
Malcolm Wallace, un borghese in attesa di notizie dall'incontro, si reca sul luogo della strage, insospettito dal fatto che nessuno sia ancora tornato dalla riunione. Qui con i due figli John e William scopre il massacro e, la sera stessa, con altri contadini del luogo, organizza un attacco contro i soldati inglesi alla frontiera: nello scontro Malcolm e John verranno uccisi. Al funerale William incontra per la prima volta Murron, che in futuro sarebbe diventata sua moglie: in quell'occasione la ragazza dona a William un cardo, il fiore simbolo della Scozia, che egli conserverà per il resto della sua vita. La sera del funerale giunge il fratello di Malcolm, Argyle, che prenderà William in affidamento per crescerlo e istruirlo: egli gli insegnerà il latino, il francese e l'arte del combattimento con la spada.
Diversi anni dopo William fa ritorno a Lanark, ormai presidiata dagli inglesi che vi hanno costruito un fortino, deciso a ricostruire la sua vecchia casa ed a riprendere il lavoro nella fattoria. Durante una festa di matrimonio rincontra il suo amico d'infanzia Hamish Campbell e, con grosso stupore della giovane, riconosce Murron. Durante i festeggiamenti, però, irrompono dei cavalieri inglesi ed il nobile locale reclama lo ius primae noctis, portando con sé la neo sposa.
William e Murron, che nel frattempo si erano fidanzati, decidono di sposarsi segretamente per evitare che il nobile reclami la ragazza. Un giorno però, un soldato inglese tenta di abusare di Murron, che reagisce alla violenza e, aiutata da William, si dà alla fuga, venendo tuttavia catturata. Arrestata, gli inglesi la conducono davanti al magistrato e comandante delle guardie locali che ne sentenzia la condanna a morte, come monito per la popolazione, per "aver colpito un soldato di Sua Maestà". Murron viene giustiziata dal comandante in persona, che non esita a sgozzarla. William, scoperto l'accaduto, con pochi combattenti al seguito, tra cui Hamish e il signor Campbell, fa strage del piccolo manipolo di soldati inglesi e ne uccide il comandante, tagliandogli la gola come questi poco prima aveva fatto a Murron. Il padre di Hamish, il signor Campbell, vecchio amico del padre, osanna William davanti agli altri scozzesi, facendolo diventare capo della ribellione dapprima del suo clan, poi dell'intera regione. I ribelli, successivamente, riescono a penetrare nel fortilizio degli inglesi ed uccidono il nobile locale, risparmiando tuttavia i soldati della guarnigione e bruciando il loro accampamento ormai vuoto.
L'incapace principe Edoardo (il futuro Edoardo II), cui è stato affidato il compito di soffocare la rivolta dal padre, impegnato in guerra in Francia, manda l'intera armata del nord presso Stirling (1297). I nobili scozzesi, ormai a conoscenza della vittoriosa ribellione di Wallace, sfidando ulteriormente l'ira inglese si presentano sul campo di battaglia con i propri soldati per negoziare una tregua: tuttavia, alla vista dell'imponente esercito inglese, gli scozzesi iniziano a rompere i ranghi. Proprio in quel momento sopraggiunge Wallace alla testa dei suoi uomini: egli, fattosi riconoscere definitivamente, arringa i soldati con uno dei discorsi più celebri dei film. Ripristinata la fiducia negli uomini, William si reca insieme ai nobili al cospetto dei comandanti inglesi: il portavoce del Plantageneto propone, per convincere gli scozzesi alla ritirata, la ricompensa per i nobili di vari territori nel sud dell'Inghilterra, ma Wallace si intromette nella conversazione e propone le sue condizioni: oltre a chiedere scusa alla Scozia per anni di dominio e soprusi, il comandante dovrà "presentarsi dinanzi allo schieramento scozzese e baciarsi le natiche".
Gli inglesi, constatata l'inutilità delle trattative, attaccano, mandando in prima linea gli arcieri. Gli scozzesi si riparano dalla prima salva di frecce e, indomiti, mostrano i genitali sollevando il kilt. Arrivata un'altra salva, letale per diversi scozzesi, i nobili a cavallo, su indicazione di Wallace, fingono la ritirata. A questo punto gli inglesi lanciano all'attacco la cavalleria pesante, che carica gli scozzesi: Wallace, conoscendo la tattica inglese, aveva fatto preparare dei lunghi tronchi appuntiti, che i soldati scozzesi alzano contro i cavalli poco prima del loro sopraggiungere. I cavalieri così si ritrovano impalati addosso alla falange scozzese e vengono sopraffatti dalla rapida reazione dei fanti avversari.
Gli inglesi quindi, dopo aver assistito impotenti al massacro dei cavalieri, lanciano all'attacco la loro fanteria al completo.
Al termine di una lunga corsa gli schieramenti si scontrano con una violenza tremenda: gli scozzesi si battono valorosamente e grazie all'arrivo della cavalleria, che nel frattempo aveva aggirato gli inglesi, vincono lo scontro, nonostante le pesanti perdite subite. Wallace riesce anche ad uccidere il comandante di fanteria e portavoce inglese. Per i suoi meriti sul campo di battaglia William viene fatto cavaliere, ottiene il titolo di "Lord Protettore di Scozia" ed entra nelle grazie del principale pretendente alla corona del regno scozzese, il diciassettesimo Robert Bruce. Bruce è un ardente patriota ed un idealista, ma è anche succube del padre lebbroso, un personaggio cinico e machiavellico che trama di consegnare Wallace agli inglesi per ottenere da essi l'appoggio per le pretese dinastiche del figlio. Wallace, certo di poter ancora recar danno agli inglesi, decide di invadere il sud dell'Inghilterra assediando la città di York, da cui sono partite tutte le invasioni della Scozia, riuscendo ad espugnarla. Nonostante la vittoria, i nobili scozzesi sono ancora dubbiosi sulla possibilità di battere definitivamente gli inglesi.
Il plantageneto, preoccupato, invia a parlamentare la moglie di suo figlio, Isabella di Francia, per cercare di corrompere Wallace. Isabella, tuttavia, oltre a non riuscire nell'impresa, rimane positivamente sorpresa da quest'ultimo, che si dimostra non un semplice barbaro ma un uomo di cultura dai nobili ideali.
L'esercito scozzese, guidato ancora da Wallace, sfida sul campo di Falkirk gli inglesi, guidati dal Edoardo in persona. Nel momento cruciale della battaglia Wallace e i suoi vengono traditi dai nobili corrotti: abbandonate, le forze scozzesi vengono sconfitte e il signor Campbell rimane gravemente ferito. William, pur ferito, decide di inseguire a cavallo il Plantageneto, che viene difeso dalla sua scorta personale di cui fa parte anche Robert Bruce, convinto dal padre a cambiare bandiera. Nel momento in cui potrebbe uccidere il suo connazionale, Bruce si pente del suo orribile tradimento e decide di salvare la vita a William, consegnandolo a Steven l'Irlandese che lo porta in salvo. All'accampamento, Hamish assiste disperato all'agonia del padre, che muore tra atroci sofferenze. Wallace, quindi, decide di vendicarsi uccidendo i nobili traditori o, quantomeno, seminando il terrore tra di essi.
Grazie ai preziosi suggerimenti della principessa di Galles, che si è nel frattempo infatuata di lui instaurando una relazione segreta, Wallace riesce a sfuggire a tutte le imboscate che gli inglesi gli tendono. Ma nel 1305, sebbene sconsigliato dai suoi migliori amici, decide di recarsi a Edimburgo, per una discussione politica sul futuro della sua patria: egli finisce preda di un'imboscata, progettata dal padre di Bruce. I nobili lo consegnano quindi ad Edoardo I, e a poco valgono le lacrime e la disperazione di Robert Bruce, il quale, avendo intravisto in Wallace un uomo coraggioso e patriottico, tenterà fino all'ultimo di salvargli la vita.
Wallace, considerato un traditore, viene torturato a Londra, dove il morente Edoardo I ne ode i lamenti sul letto di morte. L'ultimo desiderio del sovrano inglese è quello di sapere Wallace morto prima di morire egli stesso, ma viene stroncato da Isabella che, citando una frase di William, gli rivela di aspettare un bambino dal patriota scozzese, e che quindi la sua linea dinastica si esaurirà col figlio.
Wallace intanto resiste alla tortura e non cede chiedendo pietà per ottenere una morte rapida. Le sue sofferenze impietosiscono la folla inglese, che poco prima lo aveva deriso e umiliato, tanto che essa si mette a chiedere a gran voce la pietà perché il boia lo faccia morire al più presto. Il capo dei torturatori (colpito anche lui dalla resistenza del condannato) gli sussurra di chiedere pietà: ma ecco che Wallace, dopo alcuni attimi, vincendo il dolore e sdegnando la proposta, grida con tutta la sua forza "Libertà!". Al grido eroico, la folla tace commossa mentre al boia viene dato l'ordine di porre fine alla vita del patriota scozzese. Negli ultimi attimi di vita, prima che l'ascia lo decapiti, Wallace scorge tra la folla il fantasma della sua amata Murron che gli sorride, come a volergli comunicare la gioia di poter ricongiungersi con lui e l'approvazione per le imprese che il suo amato aveva condotto fino all'estremo, per il suo paese e per lei.
Dopo la decapitazione il corpo di Wallace viene fatto a pezzi, la testa viene esposta sul Ponte di Londra mentre braccia e gambe vengono inviate ai quattro estremi del regno come monito per eventuali altri ribelli. Ma il Plantageneto non otterrà l'effetto sperato, poiché Robert Bruce, divenuto nel frattempo re, dopo la morte del padre causata dalla lebbra, si presenta alla testa dell'esercito scozzese dinanzi all'esercito inglese al completo, per compiere il rituale di sottomissione alla corona inglese. Dopo un iniziale timore ed indecisione, decide di parlare ai suoi uomini: Vi siete battuti per Wallace! Ora battetevi per me!; alla richiesta del sovrano, Hamish estrae la spada di Wallace e la scaglia con tutte le sue forze verso gli inglesi: la spada si conficca nel terreno ed Hamish incita i compagni invocando l'amico. Al grido "Wallace" gli scozzesi partono all'attacco.
L'immagine, a questo punto, sfuma sulla sola spada di Wallace che ondeggia al vento, e il film si conclude con la voce fuori campo di William Wallace:
« Nell'anno del Signore 1314, patrioti scozzesi, affamati e soverchiati nel numero, sfidarono il campo di BannockBurn. Si batterono come poeti guerrieri. Si batterono come Scozzesi. E si guadagnarono la libertà. »
(William Wallace, interpretato da Mel Gibson)