domenica 29 settembre 2019

Film: Ma cosa ci dice il cervello

Da Wikipedia " Trama
Giovanna Salvatori, una madre separata da Enrico, un ufficiale pilota dell'Aeronautica Militare, impiegata al Ministero dell'economia e delle finanze, cerca di gestire alla meno peggio le traversie della vita quotidiana, reagendo con remissività e rassegnazione ai cafoni che intralciano strada, rubano parcheggio e non rispettano le minime regole di educazione civica. In realtà, dietro la copertura di semplice e incolore impiegata, Giovanna è un'agente operativo della Sicurezza nazionale, e il suo modo di affrontare il mondo è dato dalla necessità di mantenere un "basso profilo" per rendersi invisibile e irrintracciabile. Nonostante la donna sia molto brava nel suo lavoro, questo la porta a deludere la figlia preadolescente Martina, con la quale ha un rapporto poco intenso, e la madre Agata, in preda alla crisi ormonale della mezza età, che non omette mai di denigrarla per la vita dimessa che conduce.
Nel bel mezzo della caccia a un terrorista internazionale, l'esperto di esplosivi Eden Bauen, Giovanna viene contattata dalla sua migliore amica del liceo, la stravagante Tamara, che la invita a una rimpatriata con altri tre ex-compagni con i quali hanno perso i contatti da molti anni: Francesca, Marco e Roberto, per il quale Giovanna aveva una cotta. Benché le regole dei Servizi Segreti la obblighino a ridurre al minimo i contatti esterni, la donna decide comunque di partecipare alla cena. La serata porta Giovanna a provare, dopo tanto tempo, la gioia di stare coi propri amici; gli altri convenuti le raccontano di avere vite e professioni più o meno interessanti e la compatiscono per il suo lavoro al ministero. Al tempo stesso, però, gli amici lamentano di avere grossi problemi: Francesca, medico, è stata aggredita da una madre burina che pretendeva di farsi fare una diagnosi basata sulle proprie ricerche in internet; Marco, allenatore di una squadra di ragazzini, ha ricevuto una testata da un padre convinto di saperne più di lui; Tamara, hostess, è stata colpita in testa da un cliente che rifiutava di spegnere il cellulare in fase di decollo; Roberto, professore di italiano, viene bullizzato da un alunno che rifiuta di studiare, anche perché negli anni ha messo su parecchio peso.
In seguito a questa rimpatriata, Giovanna decide di vendicare i suoi amici, sfruttando le tecniche apprese nel suo lavoro e le tecnologie di cui dispone per rintracciare i cafoni che hanno vessato i suoi amici e dar loro severe lezioni. Alla madre che aveva aggredito Francesca fa credere di aver contratto un'allergia e poi la precipita nell'incubo di doversi fare la diagnosi da sola; costringe il padre-allenatore nemico di Marco a dirigere la squadra senza alcuna preparazione, portando la squadra a perdere e tutti gli altri genitori a odiarlo; mette in atto anche una trappola per costringere l'alunno bullo di Roberto a studiare, ma è costretta a interromperlo a causa di una missione operativa a Mosca, dove riceve dai servizi russi un indizio su dove si trovi Bauen. infine fa intercettare da un caccia EFA, pilotato dall'ex marito, l'aereo su cui viaggia il cliente maleducato di Tamara da Londra a Cracovia, facendo credere che questo intervento sia stato provocato dal mancato spegnimento del suo telefonino e scatenando l'ira degli altri passeggeri.
Il comportamento di Giovanna non passa inosservato, e il suo superiore, il Maggiore D'Alessandro, è costretto a sospenderla temporaneamente. Giovanna approfitta di questo tempo per riallacciare i rapporti con Martina e organizzare una vacanza a Siviglia con i suoi amici. Intanto, Roberto ha modo di riscattarsi da solo nei confronti del suo alunno, mostrandogli quanto è bravo a suonare il pianoforte e come sa mettere brillantemente a tacere chiunque lo insulti per la sua stazza. Mentre si trova con gli amici in Spagna, Giovanna scopre fortuitamente che anche Bauen si trova là: pur non disponendo del suo equipaggiamento e contando solo sulle sue forze e l'aiuto dei suoi amici, Giovanna riesce a bloccarlo e a farlo arrestare, venendo brillantemente riammessa in servizio. Inoltre si dichiara a Roberto, del quale era innamorata ai tempi del liceo e che dopo aver dato un contributo alla missione di Giovanna ha ormai capito che lavoro faccia, e lui accetta di sposarla.
Per salvare la "copertura" di Giovanna con la stampa, il merito dell'arresto viene attribuito a Francesca, Marco, Tamara e Roberto. Una volta tornata a casa, la madre Agata etichetta i quattro amici come "gente che non si è fatta i fatti propri", ma la figlia Martina dice a Giovanna che la loro azione è stata giusta. Da quel momento in poi, Giovanna ed i suoi amici non subiranno più le vessazioni della vita quotidiana, ma daranno il loro contributo per rendere la gente meno cafona.
Critica
Dopo il successo di Come un gatto in tangenziale, Paola Cortellesi si ritrova con Milani in una commedia morale[1] all'italiana sul tema del mancato rispetto delle regole e delle persone.[2] Milani riporta in scena la tradizione italiana di una commedia leggera dalla risata a tratti amara, inquinata dalla crudeltà dei personaggi e da un orgoglio di rivincita[3], che rispecchia la cronaca quotidiana di un Paese meraviglioso e ambivalente, ed è qui pervasa di un nuovo senso civico[4] che ritorna a riconoscere il rispetto dell'autorità acquisita con la competenza. La doppia vita del protagonista, espediente non estraneo alla cinematografia, è utilizzata per mettere in luce la psicologia frustrata dell'italiano medio, nella famiglia e nei ritorni di vecchie amicizie giovanili.[5] Film meno impressionante di Come un gatto in tangenziale, l'azione ridotta è coerente con una pellicola che riesce a far riflettere divertendo.[6] I flashback e riescono a caratterizzare efficacemente i personaggi, ma la pellicola è densa di eventi che sembrano poco ordinati e collegati tra loro.[7] Rispetto a un migliorabile impiego del rallentatore, non così frequente nel cinema odierno, spiccano una brillante sceneggiatura, il cast ed in particolare l'interpretazione di Paola Cortellesi, che si conferma attrice a tutto tondo.[8]".




domenica 22 settembre 2019

Settembre 2019, ferie al lago di Garda





























Film: Ben is back

Recensione di Mauro Donzelli, Comingsoon 

"TRAMA BEN IS BACK

Ben is Back, il film diretto da Peter Hedges, segue la storia del giovane Ben (Lucas Hedges) che sta cercando di disintossicarsi. Il giorno di Natale decide di uscire dalla comunità per passare le feste in famiglia. La madre Holly (Julia Roberts) sorpresa lo accoglie a braccia aperte, ma capisce presto che qualcosa non va. Durante le 24 ore successive Holly farà tutto ciò che è in suo potere per salvare il figlio ed evitare il collasso della propria famiglia.
Ben is Back è un film "in famiglia", dal momento che vede dietro alla macchina da presa un padre, Peter Hedges, e davanti, insieme alla straordinaria Julia Roberts, un figlio, Lucas Hedges.
Il secondo è forse più famoso, perché nel 2016 ha affiancato il Premio Oscar Casey Affleck in Manchester by the Sea e più di recente ha recitato in Lady Bird, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri e soprattutto in Boy Erased di Joel Edgerton, con cui ha ottenuto una candidatura al Golden Globe come miglior attore in un film drammatico. Quanto a Peter, è regista e sceneggiatore, fra gli altri, de L’amore secondo Dan, e ha scritto il copione di About a Boy e di Buon compleanno Mr. Grape, adattamento di un suo romanzo. Per Ben is Back papà Peter aveva di certo pensato a Lucas, ma non osava offrirgli il ruolo del protagonista perché, anni prima, il ragazzo aveva rifiutato un'analoga offerta di lavoro dicendo che si sarebbe sentito in imbarazzo a stare su un set con il proprio genitore. Ma quando il giovane attore ha letto il copione, ha cominciato a pensare che il personaggio di Ben fosse perfetto per lui. Si è quindi fatto avanti, però su insistenza di Julia Roberts, che voleva lui e nessun altro al proprio fianco.


Le riprese di Ben is Back sono state precedute da un periodo non tanto di prova quanto di conoscenza reciproca fra l'attrice e i due Hedges, che sono stati invitati nella casa di Los Angeles di quest'ultima. Lucas, in particolare, si è trattenuto per diverso tempo, dividendo la stanza con i figli maschi di Julia e partecipando a una sontuosa cena nel Giorno del Ringraziamento.



Ben is Back è stato girato nello stato di New York, al freddo e al gelo, tanto che la Roberts, abituata a climi miti, pensava di morire assiderata. La pretty woman del cinema USA si è preparata osservando le dinamiche fra i due Hedges e andando a leggere i forum delle madri di ragazzi che fanno uso di droga. Il lavoro di ricerca è stato dunque doloroso per lei, tanto che a un certo punto ha dovuto smettere di documentarsi, affidandosi solo alla sceneggiatura.



Per rispetto della realtà, il film affronta in maniera diretta il tema della tossicodipendenza. Se il regista ha sentito il dovere di trattare un argomento tanto scomodo e delicato è perché, in un passato non troppo lontano, ha rischiato di perdere amici e parenti proprio a causa della droga. Ha scelto tuttavia un approccio umano, privo di qualsiasi giudizio morale. Da figlio di un pastore, avrebbe potuto fare un "film-predica". E invece no, oltre a simpatizzare con i personaggi, il filmmaker ha percorso la strada del thriller, rendendo così la storia avvincente.

In Ben is Back recita infine, nei panni della sorella di Ben, Kathryn Newton, già compagna di set di Lucas Hedges in Tre Manifesti a Ebbing, Missouri e Lady Bird. Fra i protagonisti di Paranormal Activity 4, la giovane attrice è anche nel cast di Pokémon: Detective Pikachu.

Tutti parlano di dipendenze e di rapporti fra genitori e figli, quest'anno. Si distingue Ben is back per la saggia decisione di non dilatare il racconto, con i rischi del caso, ma di concentrare la vicenda in 24 ore, la vigilia e la notte di Natale, raccontando di un ragazzo tossicodipendente che torna a casa, inatteso, cercando di convincere la madre e gli altri di essere pulito. Toccante sfida di una madre che deve ricostruire l'amore materno e la fiducia in un figlio che l'ha illusa troppe volte. Grandi interpretazioni per Julia Roberts e Lucas Hedges." (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)






Il film è recente, non c'è ancora una recensione sul Dizionario dei film Mereghetti

"F1, doppietta Ferrari a Singapore: vince Vettel, secondo Leclerc" Dal quotidiano Repubblica

 Dall'inviato di Repubblica Alessandra Retico 22.09.2019

"Il tedesco torna sul gradino più alto del podio dopo oltre un anno precedendo il compagno di squadra scattato dalla pole: ''Abbiamo ripreso vita''. Terzo Verstappen. Quarto e quinto posto per le Mercedes di Hamilton e Bottas





SINGAPORE - Doppietta Ferrari a Singapore, due anni dopo l'ultima volta (Budapest 2017). La terza vittoria di fila per il Cavallino in questo strambo e faticoso 2019: da 10 anni mancava alla Scuderia una striscia tre volte positiva. Ma stavolta sul gradino più alto c'è Sebastian Vettel che resuscita su questo circuito che gli piace più di tutti (5 centri) 392 giorni dopo la sua ultima volta (Spa 2018): per lui è il trionfo numero 53° in carriera, quello forse più sofferto visto che arriva dopo tanta astinenza ed errori, mentre il suo giovane e talentuoso compagno vinceva (Spa e Monza) e sorpassava in classifica. Invece il monegasco, partito dalla pole, gli finisce alle spalle dopo una strategia del muretto al pit che di fatto favorisce il tedesco nella rabbia di Charles ma che alla fine garantisce l'1-2 e l'affiancamento di Max Verstappen in classifica con 200 punti. Terza la Red Bull dell'olandese, mentre le Mercedes sono addirittura fuori dal podio, Lewis Hamilton 4° e Valtteri Bottas 5°.


Un esito insperato per Maranello su una pista che sulla carta non era favorevole alle rosse. Ma gli aggiornamenti aerodinamici sulle SF90 (muso, ala posteriore, fondo e diffusore) si sono rivelati più che funzionanti già dalle qualifiche. Funziona ancora Seb, che trasforma il vantaggio che gli fornisce la squadra in vittoria meritata sin dai primi giri: 3° al via, aggredisce subito Hamilton davanti, poi quando dal garage esce davanti al compagno ma nel traffico, mette a segno ottimi sorpassi e alla fine, con Leclerc furioso dietro, non molla e anzi allunga. Sudato e con gli occhi lucidi, Seb dice: "Sono molto contento, grande gara. Devo fare le mie congratulazioni al team. L'inizio della stagione per noi è stato difficile, ma nelle ultime settimane abbiamo ricominciato a prendere vita. Sono fiero del lavoro dei ragazzi a casa. Ma devo ringraziare anche tutti i tifosi. Nelle ultime settimane non sono stato al mio meglio, ma ho ricevuto tanti messaggi e lettere incredibili di sostegno in cui la gente mi raccontava le proprie storie di quando le cose non gli andavano bene. Mi hanno dato tanta forza e convinzione, ho cercato di mettere in pista tutto ciò che avevo. La sosta? È stata una chiamata molto ritardata, pensavo fosse un po' anticipata, perché non sapevo quanto sarebbero durate le gomme nel secondo stint. Ho dato tutto nel mio giro d'uscita e mi ha sorpreso ritrovarmi davanti. Gestire le gomme è stato impegnativo, ho cercato di superare chi avevo davanti per aprire un distacco. Ma le safety hanno vanificato tutto. Chi ha deciso la sosta? Sono stato chiamato via radio appena prima delle curve 20 e 21. La strategia ha funzionato e sono contento".



F1, doppietta Ferrari a Singapore: vince Vettel, secondo Leclerc
Charles Leclerc

Lo è meno Leclerc: furibondo quando richiamano Vettel ai box prima di lui, si lamenta più volte via radio e chiede spiegazioni. Ma quando scende dalla macchina, pur risentito, ha già rimesso insieme tutti i pezzi: "Ovviamente è sempre difficile perdere una vittoria in questo modo, ma alla fine abbiamo fatto una doppietta per il team e sono contento per questo. I ragazzi la meritano. Speravamo di salire sul podio e torniamo con una doppietta che ci rende estremamente felici. Sono deluso da parte mia, come chiunque lo sarebbe. La Ferrari è tornata? Aspettiamo qualche gara ma possiamo essere ottimisti, la situazione sembra più positiva. L'undercut di Vettel? La strategia era stata fissata prima della gara e mi sono attenuto ai piani, quello che conta è il risultato finale, la doppietta per il team. Non so se era possibile fermare prima me, credo di no altrimenti il team l'avrebbe fatto. Ora a freddo capisco un po' di più ma voglio spiegazioni per questa decisione, è stato molto difficile da capire in macchina. Sono sicuro che questa decisione non è contro di me ma per il bene del team. E sono contento per Seb, è la sua prima vittoria e mezza dopo quella del Canada. Ora spero che la prossima gara possa andar bene per me".
F1, doppietta Ferrari a Singapore: vince Vettel, secondo Leclerc
Vettel esulta

Il team principal Mattia Binotto gli parla già quando è sotto il traguardo: "Sono contento anche per te Charles, ora vai sul podio e dopo ne parliamo". Poi, quando il suo ragazzo d'oro si è calmato, spiega: "Il desiderio di Charles è fondamentale. Giusto che sia così, giusto che lo voglia. Però a volte ci sono delle condizioni in cui al muretto non si può avere una visione d'insieme completa. Gestiremo e capiremo il perché delle scelte con lui, ma credo che siano abbastanza scontate. Abbiamo sentito più di una volta Charles in radio sorpreso dal sorpasso di Sebastian, però credo che sia stata una scelta giusta. In quel momento sapevamo che Verstappen era pronto a fermarsi e dovevamo proteggere la posizione di Seb. Non solo, quella per Vettel era l'unica opportunità di superare Hamilton. In più, se non lo fermavamo in quel momento, poi forse il giro dopo la squadra non sarebbe stata pronta per accogliere lo stesso Leclerc. Vettel è stato bravissimo nel suo giro di uscita".

Gara complicata, come sempre qui per le condizioni ambientali di caldo e umidità, ma anche per le safety car che non sono mai mancate dal 2008 e anche stavolta sono apparse, ben tre. Leclerc in pole parte dettando un passo molto lento per allungare lo stint e tenere tutti in processione  in modo da evitare l'undercut della Mercedes. Al giro 19, Vettel viene chiamato ai box, il giro dopo tocca a Leclerc mentre le Frecce d'argento rimangono fuori. Seb, che esce davanti a Charles, dopo tutti i sorpassi si ritrova in testa e non commette errori neanche nelle ripartenze dopo le 3 safety quando Leclerc, imbestialito, chiedeva motore per asfaltare il compagno. Ma il direttore sportivo Mekies, in radio, lo prega di riportare le macchine a casa. Obbedisce. E più che casa, Singapore diventa un feudo rosso."



domenica 1 settembre 2019

Ricetta: Fagioli con pancetta in padella

Fagioli con pancetta in padella

  • Ingredienti: per 2 persone
  • 1 barattolo di borlotti lessi
  • 1/2 cipolla gialla
  • 5 cucchiai di passata di pomodoro
  • pancetta dolce a cubetti q.b.
  • prezzemolo congelato 3 cucchiaini 
  • olio e.v.o.
  • sale q.b.
Procedimento:

In una padella antiaderente fare un soffritto con olio extravergine e cipolla tagliata a tocchetti, lasciare rosolare 4 o 5 minuti, poi aggiungere la passata di pomodoro, metà della pancetta a cubetti, i fagioli scolati e lavati. Aggiustare di sale, lasciare cuocere finchè il sugo di pomodoro si è addensato. Aggiungere il resto della pancetta. Mescolare. Aggiungere i cucchiaini di prezzemolo congelato. Mescolare ancora. I fagioli con pancetta sono pronti, volendo lasciare raffreddare per qualche minuto.