domenica 9 aprile 2017

Film: Codice d'onore

Codice d'onore (A Few Good Men) è un film drammatico del 1992 diretto da Rob Reiner con Tom CruiseJack Nicholson e Demi Moore. Il film ruota attorno al processo contro due marines statunitensi accusati dell'omicidio di un commilitone.


Un giovane avvocato della marina degli Stati Uniti, il tenente Daniel Kaffee viene comandato a formare un collegio di difesa, innanzi alla corte marziale, per due marines, il vice-caporale Dawson e il soldato scelto Downey, accusati dell'omicidio di un commilitone, il soldato William T. Santiago, avvenuto nella base navale statunitense di Guantanamo a Cuba.
La linea di difesa di Kaffee si basa sia sulla non intenzione di uccidere sia sull'esecuzione, da parte dei due, di un "codice rosso", un provvedimento disciplinare non ufficiale, impartito da un superiore come punizione per la disponibilità di Santiago, in cambio del trasferimento dalla base, a fare il nome di Dawson come responsabile dell'esplosione di un colpo di fucile non giustificato. La vittima infatti aveva in precedenza richiesto in più occasioni il trasferimento a causa della sua indole, giudicata dai commilitoni troppo debole per il servizio a lui assegnato e quindi emarginato dalla vita della base e ripetutamente punito dai superiori.
La morte del giovane, avvenuta apparentemente per soffocamento, dovuto all'introduzione nella sua bocca di uno straccio di stoffa, si rivela tuttavia conseguenza di una coronaropatia non rilevata dal medico della base, il quale, nel certificato di morte, aveva ritenuto l'improvviso decesso di Santiago dovuto ad avvelenamento.
La causa della morte non è tuttavia l'unico elemento a discarico dei due imputati, poiché l'ordine di "sanzionare" il possibile delatore è venuto direttamente dal comandante del loro plotone, il tenente Jonathan Kendrick, e la difesa intende dimostrare che tale ordine sia in precedenza pervenuto dal comandante della base, il colonnello Nathan R. Jessep, un potente ufficiale superiore che sta per essere nominato direttore delle operazioni del Consiglio di Sicurezza Nazionale.
Durante il processo emergono, grazie all'aiuto del tenente colonnello Markinson, fuggito dalla base dopo l'inizio delle indagini perché in disaccordo con il comandante, delle verità inquietanti, come ordini falsificati e voli in partenza dalla base scomparsi dai registri, e anche la scelta di Kaffee come difensore, un avvocato con reputazione di patteggiatore e quindi rapido nel chiudere i casi, pare avvenuta allo scopo di evitare una lunga e imbarazzante indagine.
Kaffee, nonostante il suicidio di Markinson e la conseguente perdita del testimone più qualificato, chiama, su suggerimento del tenente comandante JoAnne Galloway, sua collega nel collegio di difesa insieme con il tenente Sam Weinberg, alla sbarra il colonnello Jessep e lo spinge, usando un atteggiamento provocatorio che suscita le sue ire, ad ammettere che l'ordine di eseguire il codice rosso è partito proprio da lui e giunto a Dawson e Downey attraverso il tenente Kendrick, e la conseguenza è il loro arresto, mentre i due imputati vengono scagionati dalle accuse di omicidio, ma vengono comunque congedati con disonore dal Corpo dei Marines per condotta disdicevole.




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