mercoledì 19 settembre 2018

Film: Donnie Brasco

Donnie Brasco è un film drammatico statunitense del 1997 diretto da Mike Newell e interpretato da Johnny Depp e Al Pacino.

Trama

New York anni '70 l'agente dell'FBI Joe Pistone si infiltra negli ambienti della mafia newyorkese sotto la falsa identità di Donnie Brasco. Riesce così a conquistare la fiducia e l'amicizia di "Lefty" Ruggiero, un "soldato" mai riuscito ad arrivare ai vertici del comando della famiglia Bonanno.
Donnie segue fedelmente i consigli di Lefty, che a sua volta s'affeziona al giovane come a un figlio e vede in lui la possibilità di riacquistare prestigio nella scalata alla gerarchia mafiosa. Col tempo Donnie scopre la verità dietro l'omicidio Galante e assiste a quello di "Sonny Red" Indelicato, incontra Santo Trafficante Jr. e scopre i metodi di traffico di stupefacenti della Famiglia.

Mettendo a rischio la propria reputazione, Lefty garantisce per Donnie e lo fa affiliare alla mafia. Nel momento in cui Donnie si avvicina ai vertici del comando di Cosa nostra capisce non solo di attraversare la linea di demarcazione tra legalità e crimine ma soprattutto di firmare la condanna a morte per Lefty

La recensione su Donnie Brasco

di Lina
Che te lo dico a fare? Questo non è uno di quei film di mafia e gangster ricco di sangue, inseguimenti e colpi di scena a go-go. Non è Scorsese, non è il Padrino e non s'incentra su azione e adrenalina, ma su tematiche psicologiche molto forti. Illustra la vera storia di Joe Pistone, agente dell'F.B.I. al quale viene affidato il compito d'infiltrarsi in un gruppo di malavitosi sotto il falso nome di Donnie Brasco.

Per riuscire a confondere e a convincere i suoi nemici di non essere un infame, tenta di conquistare subito la loro fiducia diventando con effetto quasi immediato il protetto di Lefty Ruggiero, un gangster di mezza età che inizia senza troppa fatica ad affezionarsi a lui trattandolo come un membro della sua famiglia. Il problema è che anche Joe inizia a volergli bene perchè si rende conto che Lefty è sempre disponibile e benevolo nei suoi confronti. Joe però man mano che si avvicinerà ai vertici della mafia rischierà sempre di più, perfino la vita per compiere la propria missione, ma ciò che è ben più grave, è che rischierà soprattutto di perdere se stesso e la propria integrità morale dopo essersi immedesimato un po' troppo nel ruolo del delinquente. Infatti, inizierà a trascurare i suoi figli e a maltrattare sua moglie diventando con lei cinico, scontroso e violento finchè si accorgerà che i suoi conflitti interiori e quel suo graduale sdoppiamento della personalità, sono la prova che sotto sotto sente di avere anche lui l'anima e il cuore di un gangster.

"Non sto diventando uno di loro. Io sono uno di loro" confesserà un bel giorno alla moglie, ma l'epilogo di tutto questo si rivelerà assai drammatico per Lefty. Nonostante Joe cercherà perfino di aiutarlo alla fine, offrendogli una via d'uscita tramite una grossa somma di denaro, si renderà conto che nel fare il doppio gioco con lui, lo avrà esposto ad un'inevitabile condanna a morte... ed è proprio il rapporto di sincera amicizia e affetto che lega Joe e Lefty il punto di forza della trama. Facile immedesimarsi in loro, personaggi non proprio comuni dalla fragilità interiore invece molto più comune di quanto non si pensi. Chi infatti non si sentirebbe in crisi di fronte ad un nemico che ci protegge e sostiene? E chi non si sentirebbe un Giuda nel tradire qualcuno che per noi prova invece un grande affetto e che non ci ingannerebbe mai?

Pur provenendo da un mondo e da una realtà differenti, notiamo che Joe stima molto Lefty per la sua lealtà, così come stima anche alcuni altri gangster del loro gruppo, ma alla fine il compimento della sua missione ha il sopravvento sulla sua coscienza ormai contaminata da vari eccessi criminali.
Dunque questo film ci espone a delle riflessioni molto profonde e ci illustra un mondo imperfetto in cui vengono messi a confronto buoni cattivi e cattivi buoni rivelandosi uno dei più belli ed elaborati lungometraggi sul tema della mafia. Indimenticabile poi il duo Al Pacino-Depp, che sul set sviluppano un'alchimia davvero fantastica.

Mike Newell


Ha svolto un lavoro eccellente e di gran classe.

Al Pacino


Immenso ed eccezionale come sempre.

Johnny Depp


Bravo. Si è calato bene in un ruolo non facile.

Michael Madsen


Basico ed incisivo.

Bruno Kirby


Bravo.

James Russo


Ottimo.




























Ricetta: Riso alla caprese


sabato 15 settembre 2018

Film: Whiplash

Whiplash è un film del 2014, vincitore di tre Premi Oscar, diretto da Damien Chazelle e interpretato da Miles Teller e da J. K. Simmons.

Trama: Andrew sogna di diventare uno dei migliori batteristi jazz della sua generazione. Ma la concorrenza è feroce al conservatorio di Manhattan, lo Shaffer, dove si esercita con accanimento. 

L'obiettivo di Andrew è quello di entrare in una delle migliori orchestre del conservatorio, diretta dall'inflessibile e spietato Terence Fletcher. 
Andrew entra nell'orchestra come batterista di riserva, e continua ad esercitarsi incessantemente, fino a farsi venire i calli e farsi sanguinare le mani. Nel frattempo conosce una ragazza, Nicole, che vende pop-corn al cinema, luogo che Andrew frequenta molto spesso insieme al padre. 
Dopo poco tempo le comunicherà di non volerla più frequentare perché se la loro relazione diventasse seria lui non potrebbe concentrarsi appieno sulla sua carriera.
La band di Fletcher si presenta a un concorso. Andrew è ancora la riserva. Durante l'intervallo tra primo e secondo tempo Andrew perde la carpetta con gli spartiti che il primo batterista gli aveva affidato. Il primo batterista, Tanner, non si ricorda la parte a memoria, così è costretto a cedere il posto a Andrew, che aveva imparato a memoria il brano Whiplash. L'esibizione di tutta l'orchestra, Andrew compreso, è perfetta, e vale all'orchestra il primo posto.
A questo punto Andrew è ufficialmente il nuovo primo batterista, se non fosse che Fletcher gli continua a mettere i bastoni tra le ruote chiamando un nuovo batterista, Connelly, a suonare nella band. La concorrenza diventa ancora più feroce: c'è uno sgabello per tre. Dopo un lungo provino tenuto da Fletcher, Andrew viene confermato primo batterista per un altro concorso. Andrew si presenta trafelato e appena in tempo per il concorso (l'autobus che doveva portarlo al conservatorio fora e il ragazzo deve prendere a noleggio un'auto, dimenticando anche le sue bacchette nell'agenzia), così Fletcher decide di far suonare Connelly. Ma Andrew non ci sta: corre all'autonoleggio a prendere le bacchette finché è ancora in tempo, ma nel tornare al conservatorio ha un incidente con un camion e si ferisce alla mano. Nonostante ciò, va sul palco: la sua esibizione non è delle migliori e Fletcher è costretto ad interromperla, scusandosi a nome dello Shaffer. Andrew gli salta addosso e lo insulta.
Il padre convince Andrew a denunciare anonimamente Fletcher per le molestie psicologiche subite, molestie che probabilmente erano state la causa del suicidio di un altro ex studente di Fletcher. La carriera di Andrew sembra dover finire qui: la sua amata batteria finisce nell'armadio e non intravede più alcuna meta nella sua vita.
Qualche tempo più avanti Andrew, girando per le strade di New York, si imbatte in un locale dove avrebbe suonato Fletcher. Decide di entrare, e i due tornano a parlare. Fletcher è stato cacciato dallo Shaffer a causa di una lettera anonima. Fletcher gli rivela inoltre che non si pente dei suoi metodi duri, perché il suo obiettivo è quello di tirare fuori il massimo dai suoi studenti. Alla fine Fletcher lo invita a suonare a un festival una settimana dopo, dato che nella sua band manca il batterista, e lui conosce molto bene il repertorio. Tornato a casa Andrew decide di rifarsi vivo con Nicole e la invita al festival al quale ha deciso di partecipare, ma lei nel frattempo si è fidanzata con un altro.
Arriva il grande giorno, l'ultima chance per Andrew; o verrà applaudito, e da lì iniziare una grande carriera, o dovrà abbandonare il sogno di diventare un grande batterista. Le prove per Andrew però non sono ancora finite: Fletcher infatti, appena prima dell'esibizione, si avvicina a Andrew, dicendogli che sa benissimo che quella lettera che gli causò l'espulsione dallo Shaffer era stata scritta da lui. Poco dopo annuncia un brano che Andrew non conosce, di cui non aveva ricevuto nemmeno lo spartito e nel quale quest'ultimo suona cercando di improvvisare, tra gli sguardi attoniti degli altri musicisti, con risultati pessimi. Rammaricato, si rifugia dietro le quinte dove c'è suo padre a consolarlo. Ma Andrew non desiste, ritorna sul palco e, mentre Fletcher sta per presentare il nuovo brano inizia a suonare, staccando poi il tempo per tutta la band: l'esecuzione del brano Caravan è perfetta e Andrew è impeccabile. Andrew continua a suonare anche quando il brano è finito, esibendosi in un assolo. Fletcher si avvicina guardandolo con approvazione crescente e seguendolo con le mani in una pulsione ritmica che decresce, per poi ricrescere fino a raggiungere livelli sonori e di virtuosismo notevoli.


Musica: Dire Straits - Going Home

Musica: Mark Knopfler - The Long Road

sabato 1 settembre 2018

Ricetta; Risotto con zucchine e zafferano

Per realizzare la ricetta del risotto allo zafferano e zucchine, scaldate un po' d'olio in una casseruola. Quindi unite lo mezza cipolla tritata fine e, dopo un paio di minuti le 3 zucchine lavate, mondate e tagliate a mezze rondelle.
Cuocere 1 litro e mezzo di brodo con due dadi vegetali. 
Dopo averle lasciate soffriggere nella cipolla per 5 minuti, sfumate le zucchine con il vino bianco e proseguite la cottura a fiamma vivace così da far evaporare la parte alcolica velocemente.
Quindi aggiungete il riso e fatelo tostare un paio di minuti. 
Quando il riso è ben tostato, aggiungete il brodo vegetale fino a ricoprirlo. Lasciate evaporare il brodo quindi aggiungete altro brodo, per 18 minuti, tempo di cottura del riso vialone nano. Quasi al termine della cottura aggiungete lo zafferano sciolto in poco brodo e mescolate. Aggiustate di sale e pepate.
Quando il riso è arrivato al termine della cottura, aggiungete 3 cucchiai di parmigiano grattugiato.
Servite il risotto con zucchine e zafferano ben caldo.