sabato 28 gennaio 2017

Film: Il figlio di Saul

Il figlio di Saul è un film che narra la situazione di un uomo detenuto presso il campo di sterminio di Auschwitz Birkenau, facente parte dei sonderkommando. Quest'uomo, Saul Ausländer, sembra riconoscere, tra i corpi dei prigionieri defunti nelle camere a gas e destinati alla cremazione, il corpo di suo figlio, e decide di sottrarlo ai forni crematori e di dargli degna sepoltura, cercando un prigioniero rabbino che reciti per lui il Kaddish. I sonderkommando,sono deportati assoldati per rimuovere i corpi delle vittime delle camere a gas e poi cremarli. Questi prigionieri sono testimoni dell'orrore e decisi a sopravvivervi, il loro gruppo si prepara alla rivolta prima che una nuova lista di sonderkommando venga stilata condannandoli a morte. A un passo dalla rivolta armata messa in atto dai sonderkommando ad Auschwitz nel 1944, la macchina da presa converge sullo sguardo di Saul che ha scelto un'altra forma di resistenza: preservare l'integrità e la sacralità del corpo di suo figlio.

"Ottobre 1944. Saul Ausländer è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz-Birkenau. Reclutato come sonderkommando, Saul è costretto ad assistere allo sterminio della sua gente che 'accompagna' nell'ultimo viaggio. Isolati dal resto del campo i sonderkommando sono assoldati per rimuovere i corpi dalle camere a gas e poi cremarli. Testimoni dell'orrore e decisi a sopravvivervi, il gruppo si prepara alla rivolta prima che una nuova lista di sonderkommando venga stilata condannandoli a morte. Perduto ai suoi pensieri e ai compagni che lo circondano, Saul riconosce nel cadavere di un ragazzino suo figlio. La sua missione adesso è quella di dare una degna sepoltura al suo ragazzo. Alla ricerca della pace e di un rabbino che reciti il Kaddish, Saul farà la sua rivoluzione". (...)





27 gennaio. Giorno della Memoria

Anche quest'anno, 27 gennaio 2017, si celebra il Giorno della Memoria. È  una ricorrenza importante: ogni anno, nel mondo, in questo giorno vengono ricordati 15 milioni di vittime dell'Olocausto (leggi sotto) rinchiusi e uccisi nei campi di concentramento nazisti prima e durante la Seconda Guerra mondiale. Sei milioni di morti,  durante l'Olocausto,  appartenevano al popolo ebreo: il loro genocidio viene chiamato Shoah. (1) 

Vengono chiamati genocidio gli atti commessi dall'uomo con l'intenzione di distruggere un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.



L'Olocausto e la Shoah sono stati genocidio con metodi scientifici, messo in atto da parte della Germania nazista fino al 27 gennaio 1945, quando i carri armati dell'esercito sovietico sfondano i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. Da quel giorno, questo campo è diventato il luogo simbolo della discriminazione e delle sofferenze di chi è stato internato solo perché ebreo o zingaro o omosessuale o anche, semplicemente, perché si trattava di una persona con idee politiche diverse da quelle di chi era al potere .


Ricordare le vittime di quegli anni lontani può sembrare qualcosa che non vi tocca direttamente (forse nemmeno i vostri nonni ne sono stati testimoni), in realtà non è così.

(1) secondo Goffredo Fofi shoah "allora si chiamava massacro e poco dopo genocidio, quindi olocausto e infine shoah", recensione del film "Il figlio di Saul".

giovedì 26 gennaio 2017

Autostima e modestia

Modestia secondo Francesco Alberoni

"La modestia è un modo d'essere che ha la sua essenza nel non voler essere superiore agli altri e nel non dare loro disturbo. Il modesto non si pone mete troppo elevate, non entra in competizione, non pretende di avere grandi riconoscimenti. Non si mette in mostra, non opprime, non si vanta. Evita tutto ciò che ha a che fare con la superbia, la presunzione, la vanità. È misurato in ogni cosa, nel parlare, nel vestire, anche nelle emozioni. Non ha passioni violente."




Per favore non confondete la modestia con l'umiltà

La televisione, Internet, gli sms hanno ridotto il nostro vocabolario, ma ogni parola è un concetto, un'idea, un mondo. Ha un contenuto inconfondibile. Perdendola rinunciamo ad un frammento della nostra intelligenza e della nostra sensibilità. Non ci sono sinonimi. Prendiamo come esempio tre parole che spesso usiamo una per l'altra: modestia, riservatezza, umiltà.
La modestia è un modo d'essere che ha la sua essenza nel non voler essere superiore agli altri e nel non dare loro disturbo. Il modesto non si pone mete troppo elevate, non entra in competizione, non pretende di avere grandi riconoscimenti. Non si mette in mostra, non opprime, non si vanta. Evita tutto ciò che ha a che fare con la superbia, la presunzione, la vanità. È misurato in ogni cosa, nel parlare, nel vestire, anche nelle emozioni. Non ha passioni violente.
La persona riservata, taciturna, ha molte qualità della modestia. Parla poco, non si mette in mostra, non entra in competizione e, se ha delle passioni, non le fa trasparire. La sua essenza però è di chiudersi agli altri esseri umani. Non si interessa a loro e non vuole che loro si interessino a lei. Non parla di sé, non si confida, non cerca la confidenza e la simpatia degli altri. I motivi possono esser diversi: timidezza, diffidenza, aridità di cuore. 
L'umiltà, invece, non è un modo stabile di essere. L'umiltà nasce dalla drammatica e totale consapevolezza che niente ha realmente valore oggettivo. Per questo possono essere umili i grandi uomini della storia, i grandi filosofi, i grandi scienziati. L'essenza dell'umiltà ce la indica Shakespeare quando nella sua ultima opera, La tempesta, Prospero (il mago che rappresenta Shakespeare stesso) spezza la bacchetta magica e dice la famosa frase: «Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni». Il potere, la fama e la gloria sono solo effimeri applausi degli uomini. È perciò vanità cercare elogi, onori, potere. Quando togli di mezzo il tuo ingombrante io, non ti interessano più i riconoscimenti e non ti ferisce più nemmeno l'ingiustizia che hai subito. 
L'umiltà però non rende indifferenti. Anzi, lascia posto a tutto ciò che è virtuoso, purché non sia invadente, tronfio, arrogante. La persona umile può apprezzare l'abilita di un giocoliere, la gentilezza del barista che ti serve, il gioco di un bambino, il sorriso di una ragazza innamorata, la cura che l'insegnante mette nella sua lezione.

Francesco Alberoni
09 maggio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

mercoledì 25 gennaio 2017

Il Rigopiano ha restituito tutti i morti 29 vittime 11 superstiti Un'altra tragedia: cade un elicottero del 118

A una settimana esatta dalla valanga che si è abbattuta sull’hotel in Abruzzo, i soccorritori hanno estratto gli ultimi dei 29 corpi di chi non è sopravvissuto tra le 40 persone presenti nella struttura quel fatidico mercoledì 19 gennaio. 

PENNE (Pescara) - La parola fine arriva a mezzanotte, una settimana dopo la valanga. Che nessuno osi più sperare: l’hotel Rigopiano ha restituito tutti i suoi morti, 29, uno dopo l’altro, come fossero tasselli di un puzzle macabro. I vigili del fuoco li hanno estratti da quel groviglio di macerie, neve ghiacciata, alberi, oggetti, pietre, rami, diventati la loro tomba gigantesca. E adesso tutte quelle persone sono in fila l’una accanto all’altra all’obitorio di Pescara. Tutte tranne le poche per le quali è già stato celebrato il funerale.


Un'altra tragedia: nelle zone del terremoto in Abruzzo è caduto un elicottero del 118. Sei persone a bordo sono decedute.





domenica 22 gennaio 2017

Libro: Willy Pasini, L'autostima. Volersi bene per voler bene agli altri.


"L'autostima"Il libro dello psichiatra Willy Pasini che fa chiarezza sui rapporti interpersonali e l’autostima. «Chi crede in sé lo trasmette agli altri».


Si può imparare a credere in sè stessi? E si può anche imparare a vivere meglio? Non si tratta delle solite frasi fatte, ma dell'intento che si è prefisso col suo ultimo libro "L'autostima" (Mon-
dadori), il noto psichiatra Willy Pasini, da sempre attento a queste tematiche. Infatti questo saggio, che si presenta come una guida pratica (in esso sono compresi anche due test), si pone come un aiuto per la comprensione del proprio carattere e per il superamento delle resistenze inconsce al miglioramento della vita. Proprio estrapolando alcune affermazioni dal libro, abbiamo analizzato insieme all'autore il concetto di autostima, rapportandolo a tutti gli ambiti della vita quotidiana.

Willy Pasini intervistato dalla Rivista Orizzonti:

Domanda - Iniziamo a parlare del concetto di autostima nel rapporto con gli altri.
Willy Pasini - La valutazione positiva o negativa di sè condiziona i rapporti interpersonali; chi crede in sè lo trasmette agli altri e gli altri gli credono, al di là di quello che vale realmente.

Domanda- C'è una frase di Goethe che lei ha citato nel libro: "Qualsiasi cosa possiate immaginare di fare, fatela". Non è una frase un po' pericolosa?
Willy Pasini - Beh, è pericolosa se riferita a contesti diversi da quello per cui l'ho utilizzata. Io l'ho tradotta per una determinata tipologia di persone: i timidi. Sono soggetti spinti dalla voglia di fare, ma che raramente concretizzano questo desiderio. A questo proposito, mi vengono in mente gli adolescenti del mio tempo. Tantissimi volevano partire per l'Afganistan, però poi solo il 10% di questi partiva effettivamente. Gli altri si limitavano a venire alla consultazione; "Io vorrei...io vorrei...io vorrei...", ma senza agire. Quindi contro la timidezza ho usato questa frase di Goethe.

Domanda - Da Goethe passa a Cicerone. Già Cicerone affermava che si vale agli occhi degli altri quello che si vale ai propri.
Willy Pasini - L'ho usata per i "gonfiati".
Domanda - E chi sono i "gonfiati"?...sono in prevalenza maschi?
Willy Pasini - Sì, prevalentemente maschi. I "gonfiati" parlano sempre delle cose che sanno e poi mascherano in tutte le maniere, con gli abiti, con i soldi, un vuoto interiore che sono consapevoli di avere. E quindi diventano conformisti, per essere accettati dagli altri. Anche loro non hanno autostima.

Domanda - E in politica che relazione c'è con l'autostima?
Willy Pasini - L'autostima  è fondamentale: stimarsi è la vera risorsa per un politico. Un politico che deve trascinare una folla è come un capitano di guerra che deve trasmettere questa energia. Un politico che è "gonfiato" non trascina nessuno: ha il suo momento di gloria, ma poi nel tempo viene riconosciuto per quello che è.

Domanda - Parliamo delle donne ora. La bassa stima di sè cosa comporta in amore?
Willy Pasini - Io in questo libro ho parlato male delle donne che si innamorano dei mascalzoni. Molte di queste hanno un'autostima bassa; non si innamorano perchè il fascino del mascalzone offre loro qualcosa di speciale (alcune anche per questo e perchè hanno delle fantasie "perverse" che le stimolano), ma perchè pensano di non meritare un uomo normale e si dicono: "Non posso avere per me un uomo normale, devo avere un uomo che mi sfrutta, che mi usa, perchè io ho una cattiva autostima di me e quindi posso avere solo questi uomini".

Domanda - Nelle donne buona parte della fiducia di sè dipende dalla figura materna. Queste sono tutte frasi estrapolate dal libro.
Willy Pasini - La madre è un modello primitivo che però poi si sposta sull'uomo. La madre che chiede alla figlia di riempire i suoi vuoti, dovuti, non so, ad un conflitto coniugale, poi insegna alla figlia che lei deve riempire i vuoti degli altri e quindi anche i vuoti degli uomini.
Domanda - Che cosa deve insegnare una madre alla figlia?
Willy Pasini - Che la figlia ha diritto di vivere per sè stessa, non per la madre.
Domanda - Ma il modello della madre sarà ripercorso in modo specchiato oppure ci sarà una ribellione? Se la figlia vede una madre perdente, una madre stressata, una madre chiusa, una madre non realizzata nelle sue potenzialità, come si comporterà?
Willy Pasini - Dipende da quali sono le altre figure femminili che ha intorno.
Domanda - Se è figlia unica?
Willy Pasini - Può sperare nella maestra di scuola.

Domanda - Un altro concetto che riguarda uomini e donne, ma in cui sono più coinvolte quest'ultime è la bellezza. Una frase del libro dice:"La bellezza è un tema obbligato per chi vuol parlare di autostima, sebbene sia un concetto filosofico e psicologico più che estetico".
Willy Pasini - Nella società attuale, in cui siamo giudicati dall'esterno, la bellezza è più importante di quanto prima sia stata considerata. Infatti prima le religioni giudicavano le persone sulla base di altre qualità più durature: la bellezza era considerata effimera.

Domanda - A proposito di bellezza, per le ragazze uno scoglio forte è il seno. Dal libro si evince che l'autostima varia semplicemente dal variare delle dimensioni del seno.
Willy Pasini - Non è solo questo.Il seno nell'adolescenza è un momento cruciale nel bene e nel male. Io ho raccontato l'esempio di una ragazza che aveva un padre, non incestuoso, ma solo curioso del primo sviluppo. Il padre le ha regalato per la festa un vestito troppo sexy e poi l'ha invitata a ballare e quella era la prima danza con la figlia. Ebbene questa ragazza ha associato al seno la vergogna di essere seducente. Ha iniziato così ad ingrassare. 
Domanda - Per gli adolescenti maschi?
Willy Pasini - Ci sono altri criteri, come per esempio la muscolatura. Le pubertà ritardate di due anni rispetto alla media, hanno delle forti valenze psicologiche di bassa autostima.

Domanda - Abbiamo parlato dei problemi dell'autostima negli adolescenti. E per quanto riguarda i bambini?
Willy Pasini - I genitori devono dare uno spazio al bambino. A questo proposito ho raccontato la storia di una ragazza che diceva: "abbiamo cambiato casa tre volte durante la mia infanzia e non mi hanno chiesto mai niente. Mi spostavano come una valigia". E da lì lei ha avvertito una cattiva autostima: "Non valgo molto".

Domanda - Le radici dell'autostima non sono di valutazione razionale, sono di natura psicologica. Quali sono questi supporti psicologici che possono aiutarci a trovare la strada giusta?
Willy Pasini - L'autostima è qualcosa che si deve costruire, non è un dono dal cielo. Non c'è un gene dell'autostima. L'autostima si ottiene dal rapporto con la famiglia, poi con la scuola. Chi ha avuto, durante il periodo dell'infanzia e dell'adolescenza, un nucleo duro di autostima in famiglia, sopporta meglio in seguito le situazioni di difficoltà riguardanti il lavoro, il denaro, l'amore. Per chi ne è sprovvisto, questi eventi creano degli impatti troppo forti.

Domanda - L'autostima in relazione ai sensi di colpa?
Willy Pasini - L'autostima buona è liberata dai sensi di colpa. Se una persona è arrabbiata verso sua sorella, poi ha il senso di colpa per questa rabbia, perchè dice: "ma io sono un mostro". Quindi, non può avere una buona autostima di sè.

Domanda - L'umiltà è contrapposta all'autostima o ci convive, almeno nel non considerare gli altri alla stregua?
Willy Pasini - Alberoni cita l'umiltà separata dalla modestia, e dice che dobbiamo essere modesti ma mai umili. L'umiltà è sottorappresentarsi rispetto agli altri.

Domanda - Chi sono le "dinosaure in amore"?
Willy Pasini - Sono le donne che vivono la rottura di un rapporto amoroso in maniera incompatibile. Si comportano come dei dinosauri, perchè continuano ad avere lo stesso legame e non rompono definitivamente, anche quando l'altro ha rotto. Quindi sono le persone che avvertono questo senso dell'abbandono, del distacco, per quello che è stato il grande amore. Hanno concentrato tutte sè stesse sull'uomo, che, quando va via, porta via tutte le loro energie.
Domanda - Invece le camalefanti?
Willy Pasini - Diffondono le loro energie per usarle nelle loro cose.

Domanda - Facendo un passo indietro, lei parla dell'importanza nel bambino maschio di relazionarsi alle figure maschili, che però mancano, in quanto il padre è assente. Ci spiega meglio questo passaggio?
Willy Pasini - L'uomo italiano è scappato di casa: non c'è più l'uomo che fa da guida come insegnamento in casa, ma solo come uomo che rappresenta la legge. E così: "alle dodici e mezza si va a tavola!" e il figlio "ma perchè alle dodici e mezza?" E lui: "E' perchè lo dico io!" La legge la interpreta, però non ha più il ruolo di guida.
Domanda - E come si può colmare questo vuoto?
Willy Pasini - Nel gruppo. Poi gli altri hanno l'allenatore, altri il maestro di scuola, anche se in Italia non ci sono maestri uomini sufficienti nelle scuole elementari. E questa è una delle ragioni del bullismo. I maschi, che a casa non hanno il padre e a scuola non hanno il maestro, sono circondati da una miriade di donne che nelle loro fantasie diventano streghe. Questa è la causa del bullismo. Il bullismo è un'agitazione in classe ed è una conseguenza di questo non confronto col maschio.
Domanda - Lei cosa suggerisce?
Willy Pasini - Aumentare gli stipendi dei professori, in modo che ci siano più uomini. Ci sono delle donne che aspettano solo di sposarsi e fanno le maestre (anche se ci sono quelle che lo fanno per vocazione). Però molte sono lì perchè c'è uno stipendio basso ed è un ambiente senza la competizione con gli uomini. E' una legge naturale del lavoro: nei posti con meno stipendio, la competizione è minore.
Domanda - L'autonomia del sè è una componente o una fase evolutiva dell'autonomia della persona?
Willy Pasini - L'autonomia è un concetto più vasto dell'autonomia del sè. Uno che ha autostima di sè, è sicuro di sè e quindi si può anche interessare agli altri. Mentre il narciso è preoccupato di sè, perchè ha dei dubbi nel suo sè e quindi risulta antipatico. 
Domanda - Infine, c'è un nesso tra bassa autostima e aggressività?
Willy Pasini - L'aggressività può essere intesa sia come grinta che come sadismo. La grinta è l'aggressività positiva e fa parte di chi ha una grossa autostima, vale a dire, di chi ha depurato la sua aggressività animalesca e la usa senza sensi di colpa. La grinta li porta ad emergere nel lavoro e nel sedurre le donne. Il sadismo fa male a chi lo fa e a chi lo subisce.







Hotel Rigopiano:ultime notizie, trovata sesta vittima

In 9 estratti vivi, tra cui 4 bambini. Oltre 20 dispersi. Soccorritori al lavoro senza sosta. "L'albergo diede l'allarme prima del disastro". Gentiloni: elogio dei soccorritori; no a capri espiatori.




giovedì 19 gennaio 2017

Tregedia in Abruzzo Valanga sull'hotel, corsa contro il tempo: 2 superstiti e 4 corpi trovati, circa 30 i dispersi

Ci sarebbero state 34 persone nell'Hotel Rigopiano di Farindola, alle pendici del Gran Sasso. La struttura, quasi interamente spazzata via da una valanga. 2 superstiti, 4 corpi trovati, circa 30 i dispersi.


mercoledì 18 gennaio 2017

Forti scosse di terremoto in Italia centrale. Un morto e un disperso.


Quattro scosse superiori a 5, torna il terremoto nel Centro Italia. La neve emergenza nell'emergenza.
Una forte scossa di terremoto di 5,1 gradi della scala Richter è stata avvertita intorno alle 10.25 nel centro Italia. La scossa è stata sentita nel Lazio, in Abruzzo, nelle Marche, in Emilia Romagna ed in Toscana. Chiaramente avvertita anche a Roma. Nel giro di alcune ore sono state avvertite altre scosse, una con epicentro a l'Aquila. Non si era mai vista una serie di scosse simile a questa, una successione di quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell'arco di tre ore.
Il cadavere di una persona, un uomo di 83 anni, è rimasto sepolto nel crollo di un edificio a Casel Castagna (Teramo). Una persona risulta dispersa sotto la slavina che si sarebbe staccata colpendo le case di Ortolano, frazione del comune di Campotosto (l'Aquila).




lunedì 16 gennaio 2017

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 15 gennaio 2017

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Papa Francesco “I minori sono vulnerabili e senza voce”

Vulnerabili e senza voce, con questi due aggettivi Papa Francesco qualifica, nel suo Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si è celebrata il 15 gennaio, il mondo dei minori migranti di oggi.
A loro il Papa invita a guardare come se fossero i nostri ragazzi, i nostri figli. Per loro invita a creare percorsi di protezione e cura, senza dimenticare il bisogno di spazi di gioco.
Per i ragazzi e gli adolescenti il Papa invita a costruire percorsi di integrazione, “collaborazioni sempre più efficaci e incisive”, in altre parole una “simpatia” che aiutino a valorizzare le loro storie ed esperienze dentro un nuovo tessuto di vita sociale e culturale.
Perché il futuro del nostro Paese e della Chiesa in Italia passa anche dalla capacità di condivisione, di fraternità che riusciremo a ricreare attorno ai migranti, a partire dai più piccoli fra loro. La verità del nostro amore a Dio e al prossimo passa dalla capacità di amare questa “carne di Cristo”, che sono i nostri fratelli migranti. 
 Non dimentichiamo, infatti, che “Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato” (Mc 9,37; cfr Mt 18,5; Lc 9,48; Gv 13,20).
Il Santo Padre precisa che “proprio l’accoglienza, dunque, è condizione necessaria perché si concretizzi questo itinerario: Dio si è fatto uno di noi, in Gesù si è fatto bambino e l’apertura a Dio nella fede, che alimenta la speranza, si declina nella vicinanza amorevole ai più piccoli e ai più deboli”.
Per questo, in occasione dell’annuale Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, mi sta a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni – continua -, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari”.
Le statistiche internazionali ci ricordano che sono oltre il 50% di tutti i rifugiati, in fuga con la famiglia o anche, in tanti, da soli. In Italia i migranti minorenni sono più di un milione e centomila: 1 immigrato su 5 in Italia è un minore, un bambino, un ragazzo.
E proprio alla giusta accoglienza dei Misna, mira Ai.Bi, Amici dei Bambini con la campagna “Bambini in Alto Mare”. In collaborazione con prefetture, comuni, parrocchie e associazioni locali, Ai.Bi. garantisce un’ accoglienza, basata su un modello di tipo familiare, a minori non accompagnati, madri sole e famiglie di profughi con bambini piccoli.


FIlm: Titanic

Questo film è stato interessante perchè:

La storia dell'affondamento del Titanic, viene fatta iniziare dal racconto di una sopravvissuta, una anziana signora che in un lunghissimo flashback narra la tragedia del naufragio della nave e la storia d'amore fra i due protagonisti.
La storia d'amore, nonostante la sua centralità. si allaccia a diversi intrecci secondari che permettono una lettura della pellicola su più piani.
Titanic è una storia sentimentale che tocca le corde giuste dell'emotività dello spettatore, ma è
anche una acuta carrellata sull'ambizione umana.
Mi è piaciuta la colonna sonora del film.
Titanic è un film colossal del 1997 scritto, diretto, co-prodotto e co-montato da James Cameron e che ha come protagonisti Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. Sullo sfondo della descrizione del naufragio del RMS Titanic, i due compaiono come protagonisti nei ruoli di Jack e Rose, membri di differenti classi sociali che s'innamorano a bordo della nave durante il suo tragico viaggio inaugurale.
Nel 2007 l'American Film Institute l'ha inserito all'ottantatreesimo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi (nella classifica originaria del 1998 non era presente).[2] È al sesto posto nella classifica dei migliori film epici di tutti i tempi nella AFI's 10 Top 10 della American Film Institute.
Il film è stato ridistribuito nei cinema di tutto il mondo in 3D a partire dal 4 aprile 2012 (in Italia il 6 aprile), in occasione del centenario della partenza del Titanic per il suo viaggio inaugurale.[3]

Trama

« Il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti. Ma ora sapete che c'era un uomo di nome Jack Dawson, e che lui mi ha salvato, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho nemmeno una sua foto... non ho niente di lui, vive solo nei miei ricordi. »
(Rose, da anziana, svela la sua storia con Jack)
Atlantico del nord1996. Il cacciatore di tesori Brock Lovett sta conducendo una spedizione per recuperare dal relitto del transatlantico RMS Titanic un favoloso diamante, il Cuore dell'Oceano, andato perduto durante il naufragio e che era proprietà di un passeggero di nome Caledon Hockley. Lovett e la sua squadra riescono a riportare in superficie la cassaforte di Hockley; al suo interno, però, non trovano il Cuore dell'Oceano, bensì un disegno ritraente una giovane ragazza nuda con indosso il diamante e datato 14 aprile 1912, il giorno precedente il naufragio. Un'anziana vedova, Rose Dawson Calvert, viene a sapere del ritrovamento (guardando la TV, dove Lovett annuncia il suo fallimento del recupero del diamante) e contatta lo stesso Lovett, sostenendo di essere lei la donna del ritratto e di essere in realtà Rose DeWitt Bukater, una passeggera della prima classe del Titanic ritenuta morta nell naufragio; accertata la sua identità, Rose accetta di raccontare la propria storia e cosa accadde durante il suo viaggio sul Titanic.
Nell'aprile del 1912, l'allora diciassettenne Rose DeWitt Bukater si imbarca sul Titanic assieme alla madre, Ruth, e al fidanzato, Caledon Hockley. Quest'ultimo è un uomo facoltoso, ma anche arrogante e classista e Rose ha accettato il fidanzamento solo dietro pressione di Ruth, per salvare la famiglia dalla bancarotta (a causa del padre che, in segreto, sparì lasciando la moglie e la figlia piene di debiti). Alla sera del secondo giorno di navigazione, Rose, profondamente infelice, in un momento di depressione sta per tentare il suicidio gettandosi dalla poppa del Titanic, ma viene persuasa a rinunciare da Jack Dawson, un giovane e squattrinato artista giramondo che ha vinto il biglietto per il Titanic giocando a poker. Rose, nel tornare a bordo sulla nave, scivola e viene salvata da Jack, ma le sue urla attirano i marinai della nave, che equivocano la situazione: Jack è accusato di aver molestato Rose, ma la ragazza mente per proteggerlo e anche Jack tace sul tentato suicidio di Rose. Per ringraziare il ragazzo del salvataggio, viene invitato a cenare al loro tavolo per la sera seguente. Il giorno dopo, trascorrendo un po' di tempo insieme e passeggiando sul ponte, tra i due si instaura così una complicità che nei giorni successivi si trasforma in un'amicizia sempre più profonda, fino a sfociare nell'amore. Dopo aver cenato nella Sala da Pranzo insieme agli altri, Rose e Jack passano alcune ore divertendosi nella Sala da Ballo della terza classe, dove Lovejoy (il maggiordomo di Cal) li ha seguiti e spiati. Il giorno dopo, Cal (informato da Lovejoy) e Rose hanno una discussione e lui le rinfaccia prepotentemente di esserle fedele (perché crede che la fidanzata si sia comportata male durante la festa con Jack), per poi lasciarla in lacrime. Ruth si rende conto dell'attrazione tra la figlia e Jack e impone a Rose di non frequentare più il giovane; Rose, inizialmente, si sottomette al volere della madre, ma infine comprende di dover seguire i propri sentimenti e la ragazza e Jack si dichiarano il reciproco amore sulla prua del Titanic la sera del 14 aprile. Rose, poi, chiede a Jack di realizzare un ritratto di se stessa con indosso il Cuore dell'Oceano, un dono di Cal per lei, come ultimo sberleffo nei confronti del fidanzato. Quello stesso ritratto rimarrà nella cassaforte di Cal fino al ritrovamento da parte della squadra di Lovett. Più tardi i due novelli innamorati vengono scoperti e inseguiti da Lovejoy, che tuttavia non riesce a raggiungerli e fermarli. Dopo aver fatto l'amore nella Sala Postale (nelle viscere della nave) dove si sono rifugiati, Rose e Jack, divenuti una coppia in tutto e per tutto, progettano di scendere a terra insieme una volta che la nave sarebbe arrivata in America e si scambiano un bacio appassionante in coperta.
Durante la notte, le vedette Frederick Fleet e Reginald Lee avvistano un iceberg proprio di fronte alla nave; viene dato subito l'allarme e il primo ufficiale William Murdoch tenta una manovra disperata per evitare la collisione, ma è troppo tardi: il lato destro della prua striscia contro la montagna di ghiaccio, che provoca diverse falle nello scafo. Jack e Rose assistono alla collisione e ascoltano gli ufficiali e gli ingegneri di bordo discutere dell'accaduto, comprendendo la gravità della situazione. I due corrono ad avvisare Cal e Ruth, ma Hockley, che ha trovato il ritratto ed è furioso con i due innamorati, fa in modo che Jack sia accusato di aver rubato il Cuore dell'Oceano. Jack viene arrestato e rinchiuso nei meandri della nave, mentre sul Titanic sono in corso le prime manovre d'emergenza.
Il comandante Edward Smith viene informato dal costruttore capo Thomas Andrews che è impossibile impedire il naufragio della nave (dato che il danno causato dall'iceberg era troppo esteso) e che sul Titanic sono presenti lance di salvataggio sufficienti a malapena per metà delle persone a bordo; sconvolto, dà l'ordine di far imbarcare sulle lance prima le donne e i bambini e invia una richiesta di soccorso, ma la nave più vicina, il piroscafoCarpathia, raggiungerà la posizione del Titanic non prima di quattro ore, troppo tardi per venire in aiuto del transatlantico già semisommerso, che affonderà entro due ore al massimo.
Rose rifiuta di imbarcarsi sulle lance e abbandona Ruth e Cal per andare a liberare Jack, ammanettato in un ufficio all'interno del Titanic, che si sta allagando sempre di più e sempre più velocemente. Grazie anche all'aiuto di Andrews, Rose riesce a salvare l'amato dall'annegamento e i due raggiungono il ponte; Cal, disperato ed incapace di accettare la sconfitta, in un impeto di follia tenta di uccidere Jack e Rose, che fuggono nei ponti inferiori della nave, ormai quasi del tutto sommersi. Cal è costretto a lasciarli andare, ma realizza con disappunto di aver dato a Rose il proprio cappotto con il Cuore dell'Oceano in una delle tasche e si lascia andare ad una risata isterica.
Jack e Rose rischiano di rimanere intrappolati, ma riescono comunque a tornare sul ponte principale, dove ormai regna il caos più totale; quasi tutte le lance sono ormai partite e gli ufficiali devono ricorrere a mezzi estremi per mantenere l'ordine in un clima di panico ormai quasi incontrollabile. Le acque dell'oceano Atlantico sono gelide e l'unico modo per poter sopravvivere, ormai, è restare sulla nave il più a lungo possibile. Durante le fasi finali dell naufragio muoiono sia il comandante Smith che Andrews, che hanno scelto di condividere il destino del Titanic, mentre Joseph Bruce Ismay, amministratore della White Star Line, la compagnia che ha costruito il transatlantico, è riuscito a salvarsi imbarcandosi di soppiatto su una delle ultime lance.
Il Titanic, sbandatosi sempre di più, si spezza in due tronconi: la prua affonda immediatamente, mentre la metà di poppa, su cui si sono rifugiati Jack e Rose, rimane a galla ancora per qualche minuto. Inabissatasi anche la parte di poppa, Jack e Rose si ritrovano in mare in mezzo a tutti i passeggeri rimasti, molti dei quali già morti assiderati. Le lance si sono allontanate per evitare di essere assaltate dai naufraghi e a nulla valgono i tentativi di Molly Brown, una volitiva e coraggiosa passeggera di prima classe, di convincere qualcuna di esse a fare marcia indietro. Jack e Rose riescono a trovare un frammento della nave su cui salire, ma esso può sostenere il peso di una sola persona e Jack lo cede a Rose, permettendo alla ragazza di resistere al freddo, e facendole promettere di sopravvivere e vivere una vita lunga e avventurosa; poco dopo, Jack muore di ipotermia.
Il quinto ufficiale Harold Lowe, al comando di una lancia, torna indietro in cerca di superstiti. Rose, straziata dal dolore, ma decisa a mantenere l'ultima promessa fatta a Jack, riesce a raggiungere a nuoto il comandante in seconda che morì assideratoHenry Tingle Wilde, prendendogli il fischietto e riuscendo, nonostante il clima quasi glaciale, a richiamare una delle lance in navigazione, venendo tratta in salvo assieme ad altre cinque persone. La mattina seguente, il transatlantico RMS Carpathia, uno dei piroscafi della compagnia rivale della White Star Line, la Cunard Line, raggiunge e soccorre i naufraghi. Rose, per essere certa di non essere rintracciata dalla madre Ruth e dall'ex fidanzato Cal, sopravvissuti anch'essi, al momento di sbarcare a New York assume l'identità di “Rose Dawson”, usando per amore il cognome di Jack; Rose de Witt Bukater viene così dichiarata deceduta nel naufragio. Caledon Hockley, sopravvissuto, si sposerà senza avere figli e morirà suicida nel 1929 dopo aver perso tutto nel crollo di Wall Street.
Terminato il racconto, Lovett, rendendosi conto di non aver mai veramente compreso la tragedia del Titanic, decide di abbandonare la ricerca del diamante. Quella notte, Rose, che ha segretamente custodito il Cuore dell'Oceano sin dal giorno del naufragio, getta il gioiello in mare. L'ultima scena mostra Rose che muore in vecchiaia, nel suo letto caldo (come aveva promesso a Jack) dentro la sua cabina, dove ci sono le fotografie che mostrano che ha vissuto pienamente la sua vita, ispirandosi a quella che avrebbe dovuto vivere con Jack, poi l'anima di Rose si ritrova sul Titanic di nuovo giovane e raggiunge l'anima del suo amato alla Grande Scalinata della prima classe dove l'orologio segna ancora le 2:20, (l'ora esatta in cui il RMS Titanic si posò realmente sul fondo dell'Atlantico a circa 4 km di profondità), e lo bacia, mentre intorno a loro le anime dei passeggeri periti nella catastrofe applaudono.












Ricetta : Vellutata di zucca, patate ed erba cipollina


Ricetta insegnatami da una collega.

Per 2 persone

200 gr di zucca tagliata a pezzetti e sbucciata
2 patate medie
3/4 di litro di acqua
1 dado di brodo vegetale
1 cucchiaio di erba cipollina




Pentola media, aggiungere l'acqua, la zucca e 2 patate sbucciate e tagliate a dadini. Portare ad ebollizione e cuocere 20 minuti. Azionare il frullatore ad immersione e frullare bene il tutto. Impiattare, aggiungere l'erba cipollina, lasciare raffreddare. La vellutata è pronta.




Continua il grande freddo, neve al centro sud, migliaia senza luce

Il gelo continua a flagellare l' Italia, in particolare al Centro Sud, dove sono forti i disagi a causa di vento, pioggia e nevicate. Il maltempo dovrebbe continuare nella prima parte della settimana con una graduale attenuazione dei fenomeni nella seconda parte. Tra la Romagna e il Molise le precipitazioni nevose potranno risultare abbondanti. A Nord il tempo resta più asciutto, ma particolarmente freddo. Attenzione anche ai venti molto forti. (...) Clochard trovato morto nell'Agrigentino; un uomo di 53 anni, che da tempo viveva in strada, è stato trovato senza vita dai carabinieri allertati da alcuni passanti che in piazza Vespri avevano notato il corpo esanime. (...)

domenica 15 gennaio 2017

Lo schiaccia- aglio

Alcuni giorni fa ho comperato uno schiaccia-aglio. Oggi l'ho utilizzato per cucinare una pasta e broccoli con aglio olio e peperoncino.

sabato 14 gennaio 2017

Libro: Willy Pasini, Volersi bene volersi male




Dopo aver esplorato il mondo dei sentimenti, Pasini affronta il lato oscuro delle emozioni parlando della cattiveria.
Dal pettegolezzo alla aperta violenza, dalle molestie quotidiane verso i nostri simili ai grandi crimini contro l'uma-
nità, l'intera gamma dei comportamenti malvagi viene analizzata per giungere ad una conclusione imprevedibile; la
cattiveria è un sentimento ambiguo e affascinante, può avere valenze positive e negative, può rivelarsi una debolezza o una forza. 

Citazioni dal libro:

“Esistono infine cattiverie strategiche, a più ampio respiro: sono quelle di chi prima deve distruggere per poi            salvare.”

 “Queste persone necessitano di ‘materia prima’ su cui esercitare la propria benevolenza e compassione e se la          procurano infierendo spietatamente sull’amor proprio altrui.”

  “…l’invidia maschera un profondo sentimento di inferiorità, e uno dei metodi per colmare il divario che ci            separa dall’oggetto delle nostre sensazioni è diminuirlo ai nostri occhi.”  
   
  “…il bambino non può che preservare ad ogni costo un’immagine positiva della madre: nella sua condizione di        dipendenza fisiologica, la madre buona è un personaggio indispensabile per crescere.”

  “Quando si sente ferito dal comportamento della madre, il bambino finisce per identificarsi con lei. E’ una              strategia di sopravvivenza.”

   “La rabbia sarebbe, anzi, un effetto, sia pure precocissimo, dell’educazione che trasforma la combattività non         controllabile dall’intelligenza in comportamenti ostili e bellicosi.”

    “…la cattiveria è l’espressione di una precoce identificazione con l’aggressore e del bisogno di compiere sugli       altri quello che si ha paura di subire passivamente.”
   
      “Bisogna però distinguere, prima di tutto, tra cattiverie e maldicenze. Le prime consistono nel dire verità che           fanno male, le seconde nel dire falsità ugualmente dolorose.”

       “…ci sono persone che hanno strutturalmente bisogno di essere contro solo perchè hanno problemi personali          ad essere a favore di qualcosa. Non si comportano cioè come costruttori ma come distruttori…”

“Anche le battute più innocenti diventano micidiali se calate nel contesto sbagliato.”
“…cattivi si possono definire solo gli umani, perchè l’aggressività degli animali non è mai intenzionale. A differenza della nostra.”
“La capacità di indossare una maschera trasgressiva e portarla in giro senza problemi è uno dei motivi di fascino dei cattivi…”
“Qualunque sia la sua natura, il male non è mai gratuito…”
“Il non riconoscimento del proprio ruolo può portare la casalinga sia alla depressione che alla rappresaglia.”
“…perchè la componente sadica è più spesso presente negli uomini e quella masochista nelle donne? In molti si sono sforzati di dimostrare che non esiste una ragione biologica ma solo l’irrefutabile realtà di una condizione sociale favorevole al ruolo maschile. Senza voler negare questa ipotesi, è importante prendere in considerazione la teoria socio-biologica che parte dalla semplice constatazione che tutti si nasce da una madre, e questo rende asimmetrica, l’evoluzione della crescita dei maschi e delle femmine nella prima infanzia.”
“…anche ammettendo che la donna sia più gelosa, l’uomo è certamente più possessivo e più intimorito di fronte all’idea di perdere il proprio territorio affettivo. Come dimostra una recente indagine americana, gli uomini corrono un rischio dieci volte superiore a quello delle donne di morire nell’anno successivo al decesso del partner.”
“Rarissime sono le unioni in cui dopo cinque o dieci anni si possa dire che le motivazioni per cui si sta assieme siano le stesse di quando ci si è conosciuti.”
“E la capacità di litigare senza distruggersi è garanzia di durata più della perfetta conoscenza del Kamasutra.”
“…ipocrita è il cattivo che vuole apparire buono, ironico è il buono che si dà l’aria del cattivo.”
          Uscito nel 1993, letto nel 1996. Molto interessante, anche da rileggere oggi, ci si trovano molte                         spiegazioni alla cattiveria e alla violenza che ci circondano.
         Ho letto questo libro per cercare di capire come si può voler bene autenticamente a sè         stessi e, nello stesso tempo poter voler bene agli altri, nonostante la cattiveria che c'è         in ciascuno di noi.





giovedì 12 gennaio 2017

Ricetta; Passato di verdura

Ricetta insegnatami da mia mamma.

Per quattro persone.
In una pentola piuttosto grande mettere un litro e e un quarto di acqua e un dado e mezzo di brodo vegetale. Unire le verdure lavate, mondate e tagliate a tocchetti.
1 zucchino
2 carote
2 patate
2 gambi di sedano
1 cipolla gialla
portare l'acqua con le verdure ad ebollizione e cuocere 25 minuti
azionare il frullatore ad immersione e frullare bene il tutto.
Lasciar raffreddare. Il passato di verdura è pronto. Volendo si può aggiungere un filo di olio extravergine e del parmigiano grattugiato.


mercoledì 11 gennaio 2017

Film: Flight

.In questo film mi è piaciuta la recitazione di Denzel Washington e degli altri attori protagonisti.
Mi ha fatto riflettere il fatto che, dopo vari tentativi, l'unica via percorribile per il pilota di aereo
sia stata quella di mettere in pace la sua coscienza raccontando la verità e di ricominciare a vivere completamente disintossicato dall'alcool e dalla droga.

Flight è un film del 2012 di Robert Zemeckis, interpretato da Denzel Washington.
Dopo tre film d'animazione, Zemeckis torna al cinema in live action da cui mancava dal 2000, quando uscirono Cast Away e Le verità nascoste.[1]




  • Trama

Il comandante di aerei di linea William "Whip" Whitaker si sveglia nella sua stanza d'albergo a Orlando insieme all'assistente di volo Katerina Márquez, dopo una notte di sesso, alcol e pochissimo sonno. Quella stessa mattina ha un aereo da pilotare, quindi usa della cocaina per smaltire velocemente la sbornia e si imbarca sul volo SouthJet 227 per Atlanta. Al decollo Whip supera una brutta turbolenza e successivamente cede i comandi al copilota Ken Evans, in seguito si prepara un cocktail di vodka e succo d'arancia e si mette a dormire.
Whip viene bruscamente svegliato da uno scossone poco prima dell'atterraggio previsto, quando l'aereo subisce quello che apparentemente è un guasto catastrofico delle superfici di controllo. Senz'altra scelta, Whip mette l'aereo in volo rovesciato per interromperne la discesa incontrollata e mantenere l'assetto livellato fino al momento dell'atterraggio di fortuna in un campo. All'impatto, Whip perde conoscenza.
Il comandante si sveglia in un ospedale di Atlanta, ferito non gravemente. Qui il suo vecchio amico Charlie Anderson, rappresentante del sindacato piloti della compagnia aerea, lo informa che il suo eroismo ha salvato 96 dei 102 passeggeri, ed un ufficiale della NTSB gli comunica la morte di Katerina.


Sempre in ospedale, quando va a fumarsi una sigaretta nelle scale, Whip incontra Nicole, che si sta riprendendo da un'overdose di eroina, e le promette di andarla a visitare una volta fuori. Su sua richiesta, la mattina dopo il suo amico e spacciatore, Harling Mays, lo tira fuori dall'ospedale. Per rifugiarsi dai media, Whip decide di andare nella vecchia fattoria di suo padre. Charlie si mette in contatto con lui e gli presenta l'avvocato Hugh Lang, i due gli spiegano che l'NTSB ha eseguito dei test tossicologici mentre era incosciente in ospedale e i risultati dicono che era ubriaco e drogato, il che porterebbe Whip ad andare in prigione per omicidio colposo. Lang lo rassicura dicendogli che riuscirà a far escludere il test, rendendolo inammissibile, ma Whip abbandona l'incontro visibilmente alterato e va a cercare Nicole. La trova mentre è in procinto di trasferire tutta la sua roba in macchina perché sotto sfratto, quindi le offre di stare nella sua fattoria.
Nicole e Whip iniziano una relazione romantica, ma mentre Nicole sta tentando di rimanere sobria e lontana dalla droga l'alcolismo di Whip peggiora, quindi lei da lì a poco lo lascia e se ne va. Intanto i media scovano la fattoria, così, sotto l'effetto dell'alcol, Whip va a fare visita alla ex moglie e a suo figlio adolescente, ma lo cacciano in malo modo chiamando la polizia. Il comandante è costretto quindi a implorare Charlie di farlo stare a casa sua, promettendo di non bere prima dell'udienza dell'NTSB.
La notte prima dell'udienza, Charlie e Hugh mettono Whip in una stanza d'albergo controllata all'esterno da una guardia, per assicurarsi che non si ubriachi. Il suo minibar non contiene bevande alcoliche, ma Whip scopre che la stanza adiacente alla sua ha la porta intercomunicante aperta, qui il minibar è pieno di alcol, la tentazione è troppo forte e Whip cede. La mattina seguente Charlie e Hugh lo trovano completamente ubriaco e svenuto in bagno; decidono quindi di chiamare lo spacciatore Harling, che porta della cocaina per rimetterlo in sesto in tempo per l'udienza.
All'udienza, Ellen Block, a capo degli investigatori della NTSB, rivela che la causa del guasto al velivolo è stato uno dei componenti degli impennaggi di coda danneggiato. Elogia Whip per il suo eroismo, rimarcando che nessun pilota messo a un simulatore di volo nelle stesse condizioni è riuscito a far atterrare l'aereo. Il tutto sembra propendere a favore di Whip, ma la Block solleva il fatto che erano state ritrovate due bottigliette di vodka vuote nel cestino dei rifiuti dell'aereo e che solo l'equipaggio aveva accesso all'alcol, inoltre dato che dai test risulta che solo Katerina aveva in corpo dell'alcol e che il test di Whip era stato scartato per ragioni tecniche, Block chiede al comandante se crede che Katerina possa aver bevuto sul posto di lavoro. Rifiutandosi di tradire il buon nome di Katerina, stanco delle proprie impudenti menzogne, Whip ammette che non solo aveva pilotato quell'aereo da ubriaco ma che lo è tuttora all'udienza.
Tredici mesi dopo, un Whip in carcere, con una condanna minima di cinque anni, racconta la sua storia a un gruppo di compagni di prigione. Dice che è contento di essere sobrio e che non rimpiange di aver fatto la cosa giusta, perché finalmente ora si sente "libero"