sabato 14 gennaio 2017

Libro: Willy Pasini, Volersi bene volersi male




Dopo aver esplorato il mondo dei sentimenti, Pasini affronta il lato oscuro delle emozioni parlando della cattiveria.
Dal pettegolezzo alla aperta violenza, dalle molestie quotidiane verso i nostri simili ai grandi crimini contro l'uma-
nità, l'intera gamma dei comportamenti malvagi viene analizzata per giungere ad una conclusione imprevedibile; la
cattiveria è un sentimento ambiguo e affascinante, può avere valenze positive e negative, può rivelarsi una debolezza o una forza. 

Citazioni dal libro:

“Esistono infine cattiverie strategiche, a più ampio respiro: sono quelle di chi prima deve distruggere per poi            salvare.”

 “Queste persone necessitano di ‘materia prima’ su cui esercitare la propria benevolenza e compassione e se la          procurano infierendo spietatamente sull’amor proprio altrui.”

  “…l’invidia maschera un profondo sentimento di inferiorità, e uno dei metodi per colmare il divario che ci            separa dall’oggetto delle nostre sensazioni è diminuirlo ai nostri occhi.”  
   
  “…il bambino non può che preservare ad ogni costo un’immagine positiva della madre: nella sua condizione di        dipendenza fisiologica, la madre buona è un personaggio indispensabile per crescere.”

  “Quando si sente ferito dal comportamento della madre, il bambino finisce per identificarsi con lei. E’ una              strategia di sopravvivenza.”

   “La rabbia sarebbe, anzi, un effetto, sia pure precocissimo, dell’educazione che trasforma la combattività non         controllabile dall’intelligenza in comportamenti ostili e bellicosi.”

    “…la cattiveria è l’espressione di una precoce identificazione con l’aggressore e del bisogno di compiere sugli       altri quello che si ha paura di subire passivamente.”
   
      “Bisogna però distinguere, prima di tutto, tra cattiverie e maldicenze. Le prime consistono nel dire verità che           fanno male, le seconde nel dire falsità ugualmente dolorose.”

       “…ci sono persone che hanno strutturalmente bisogno di essere contro solo perchè hanno problemi personali          ad essere a favore di qualcosa. Non si comportano cioè come costruttori ma come distruttori…”

“Anche le battute più innocenti diventano micidiali se calate nel contesto sbagliato.”
“…cattivi si possono definire solo gli umani, perchè l’aggressività degli animali non è mai intenzionale. A differenza della nostra.”
“La capacità di indossare una maschera trasgressiva e portarla in giro senza problemi è uno dei motivi di fascino dei cattivi…”
“Qualunque sia la sua natura, il male non è mai gratuito…”
“Il non riconoscimento del proprio ruolo può portare la casalinga sia alla depressione che alla rappresaglia.”
“…perchè la componente sadica è più spesso presente negli uomini e quella masochista nelle donne? In molti si sono sforzati di dimostrare che non esiste una ragione biologica ma solo l’irrefutabile realtà di una condizione sociale favorevole al ruolo maschile. Senza voler negare questa ipotesi, è importante prendere in considerazione la teoria socio-biologica che parte dalla semplice constatazione che tutti si nasce da una madre, e questo rende asimmetrica, l’evoluzione della crescita dei maschi e delle femmine nella prima infanzia.”
“…anche ammettendo che la donna sia più gelosa, l’uomo è certamente più possessivo e più intimorito di fronte all’idea di perdere il proprio territorio affettivo. Come dimostra una recente indagine americana, gli uomini corrono un rischio dieci volte superiore a quello delle donne di morire nell’anno successivo al decesso del partner.”
“Rarissime sono le unioni in cui dopo cinque o dieci anni si possa dire che le motivazioni per cui si sta assieme siano le stesse di quando ci si è conosciuti.”
“E la capacità di litigare senza distruggersi è garanzia di durata più della perfetta conoscenza del Kamasutra.”
“…ipocrita è il cattivo che vuole apparire buono, ironico è il buono che si dà l’aria del cattivo.”
          Uscito nel 1993, letto nel 1996. Molto interessante, anche da rileggere oggi, ci si trovano molte                         spiegazioni alla cattiveria e alla violenza che ci circondano.
         Ho letto questo libro per cercare di capire come si può voler bene autenticamente a sè         stessi e, nello stesso tempo poter voler bene agli altri, nonostante la cattiveria che c'è         in ciascuno di noi.





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