martedì 3 gennaio 2017

Libro: Karl R. Popper Tutta la vita è risolvere problemi

"Noi non sappiamo niente - questo è il primo punto. Di conseguenza, dobbiamo essere molto modesti - questo è il secondo punto. Che non diciamo di sapere, quando non sappiamo - questo è il terzo punto. Questa è all'incirca la concezione che io vorrei rendere popolare. Ma non è che ci siano troppe speranze. Invece di posare a profeti, noi dobbiamo diventare i creatori del nostro destino. Noi dobbiamo imparare a fare le cose nel miglior modo che ci è possibile e ad andare alla ricerca dei nostri errori. Non dobbiamo più cercare di posare a profeti onniscienti. Ma questo significa che: dobbiamo cambiare noi stessi."  K.Popper


"I problemi sono opportunità mascherate. Dal momento che è inevitabile incontrarli di continuo, tanto vale adoperarli per uscirne rafforzati. Questo ci dice Sebastiano Zanolli.

Lo imparano perfino gli animali. Pensate che i macachi hanno convertito il fastidio di mangiare patate terrose nella soluzione di lavarle con l'acqua del mare così da gustarle appetitosamente salate.

Questo prezioso libro mostra come si possa acquisire saggezza prendendo la vita per quello che è, senza lamentarsi e soprattutto approfittandone per diventare migliori nell'atto stesso di superare le difficoltà. Perché tutta la vita, state tranquilli, è questo: risolvere grane.

Quando raccontai a Sebastiano di una giornata particolarmente complicata, lui mi disse: "Ringrazia i problemi: finché ce ne sono, avrai un lavoro". Mi è venuto in mente quel bel personaggio di Pulp fiction che, in ogni situazione fortemente compromessa, si presenta con la sua valigetta: "Sono il signor Wolf, risolvo problemi". I problemi non sono un'anomalia del sistema, farci i conti è la nostra ragion d'essere.

Del resto, rimanere a corto di problemi sarebbe di una noia pazzesca e ci ridurrebbe come faraoni imbalsamati: a prima vista perfetti, in realtà inanimati. Le difficoltà quotidiane ci costringono a qualcosa di utile che per abitudine e pigrizia eviteremmo volentieri: fare il punto sulla nostra esistenza, metterci in discussione, progettare un'alternativa - il piano B - e, perché no?, rischiare un po'.

È quando tutto sembra andar male che troviamo il coraggio per scelte della cui bontà siamo intimamente convinti, ma che riusciamo a compiere solo se persuasi che non abbiamo più nulla da perdere.

Senza la frustrazione indotta da ostacoli all'apparenza insormontabili, ci limiteremmo a circuiti mentali già percorsi, che tendenzialmente sfociano in vicoli ciechi. E non c'è di peggio che restare fermi, nella nostra area confortevole, per finire fagocitati dall'inerzia, l'unica sconfitta davvero irreparabile. Smettere di affrontare problemi è l'inizio di ogni problema."
Nel lavoro precedente come assistente sociale ho imparato che diventa molto difficile affrontare problemi che sembrano non avere una soluzione per diversi mesi, o anche anni, creando non poche difficoltà, stress e dolore. Però anche questi problemi alla fine si risolvono e servono per farci diventare più forti e ad aumentare la nostra esperienza lavorativa e personale.



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