lunedì 16 gennaio 2017

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 15 gennaio 2017

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Papa Francesco “I minori sono vulnerabili e senza voce”

Vulnerabili e senza voce, con questi due aggettivi Papa Francesco qualifica, nel suo Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si è celebrata il 15 gennaio, il mondo dei minori migranti di oggi.
A loro il Papa invita a guardare come se fossero i nostri ragazzi, i nostri figli. Per loro invita a creare percorsi di protezione e cura, senza dimenticare il bisogno di spazi di gioco.
Per i ragazzi e gli adolescenti il Papa invita a costruire percorsi di integrazione, “collaborazioni sempre più efficaci e incisive”, in altre parole una “simpatia” che aiutino a valorizzare le loro storie ed esperienze dentro un nuovo tessuto di vita sociale e culturale.
Perché il futuro del nostro Paese e della Chiesa in Italia passa anche dalla capacità di condivisione, di fraternità che riusciremo a ricreare attorno ai migranti, a partire dai più piccoli fra loro. La verità del nostro amore a Dio e al prossimo passa dalla capacità di amare questa “carne di Cristo”, che sono i nostri fratelli migranti. 
 Non dimentichiamo, infatti, che “Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato” (Mc 9,37; cfr Mt 18,5; Lc 9,48; Gv 13,20).
Il Santo Padre precisa che “proprio l’accoglienza, dunque, è condizione necessaria perché si concretizzi questo itinerario: Dio si è fatto uno di noi, in Gesù si è fatto bambino e l’apertura a Dio nella fede, che alimenta la speranza, si declina nella vicinanza amorevole ai più piccoli e ai più deboli”.
Per questo, in occasione dell’annuale Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, mi sta a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni – continua -, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari”.
Le statistiche internazionali ci ricordano che sono oltre il 50% di tutti i rifugiati, in fuga con la famiglia o anche, in tanti, da soli. In Italia i migranti minorenni sono più di un milione e centomila: 1 immigrato su 5 in Italia è un minore, un bambino, un ragazzo.
E proprio alla giusta accoglienza dei Misna, mira Ai.Bi, Amici dei Bambini con la campagna “Bambini in Alto Mare”. In collaborazione con prefetture, comuni, parrocchie e associazioni locali, Ai.Bi. garantisce un’ accoglienza, basata su un modello di tipo familiare, a minori non accompagnati, madri sole e famiglie di profughi con bambini piccoli.


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