giovedì 1 dicembre 2016

Film: Benvenuti al Sud

Il film è stato molto divertente, nei rapporti interpersonali gli stereotipi sul sud Italia vengono a cadere e tra le persone, nonostante le differenze nasce e si sviluppa amicizia.

Trama

« Quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte. »
(Mattia Volpe)
Alberto Colombo, direttore di un ufficio postale della Brianza, si vede rigettare la domanda di trasferimento a Milano in quanto preceduto in graduatoria da un collega disabile. Si finge allora paraplegico a sua volta per tentare di ottenere l'agognato posto, ed esaudire così il desiderio della moglie Silvia di vivere nel capoluogo lombardo, per soddisfare le sue aspettative di vita più ambiziose comprese quelle relative al futuro del loro figlioletto Chicco. L'inganno di Alberto viene però maldestramente scoperto e svelato da lui stesso, proprio davanti all'ispettore inviato a controllare il suo handicap: per punizione, l'uomo viene quindi sì trasferito ma nella parte opposta del Paese, in Cilento, a dirigere l'ufficio del piccolo paese di Castellabate.
Prima di partire verso la nuova destinazione, Alberto prende superficialmente informazioni sulle condizioni di vita nel Meridione presso alcuni amici: viene messo così in guardia da tutte le problematiche pregiudizievoli, umane e ambientali (tra cui la camorra, la difficile gestione dei rifiuti e l'afoso caldo), che dovrà affrontare nella nuova sede. Tutti questi moniti, espressi da chi al Sud aveva già vissuto, non fanno altro che aumentare preoccupazioni e precauzioni che l'uomo va ad adottare. Invece, una volta giunto a Castellabate, pur dopo essere incorso in alcune peripezie, Alberto – grazie al postino Mattia Volpe e ai colleghi Maria, Costabile piccolo e Costabile grande – finisce per apprezzare le bellezze e le abitudini del paesino campano (notando il basso tasso di criminalità, luoghi ameni e pittoreschi, un clima ideale e la simpatia dei residenti), ambientandosi in fretta allo stile di vita locale e scoprendo come le sue idee sul Mezzogiorno fossero solo stereotipi.
Intanto, l'uomo tiene nascosta la realtà a Silvia, persona poco aperta ai cambiamenti e piena di pregiudizi verso il Sud. Pensando di poter migliorare il loro rapporto, racconta esattamente l'opposto di quello che sta vivendo, accondiscendendo agli stereotipi a cui la moglie e la sua cerchia di amici sono affezionati. Un giorno, però, Silvia decide di andarlo a trovare, mettendo così Alberto in grave imbarazzo con gli amici, ai quali deve giocoforza confessare le bugie raccontate alla consorte sul Meridione. Sebbene all'inizio amareggiati e arrabbiati con lui, questi decidono di aiutarlo a sua insaputa, facendo in modo che la consorte, una volta giunta a Castellabate, veda avverarsi tutte le menzogne sentite dal marito, organizzando una sceneggiata che mostri il paesino pericoloso, fatiscente e caotico. L'inevitabile venuta a galla della verità porta Silvia a diventare furiosa, minacciando la separazione.
Nel frattempo, Alberto si prodiga nel far riavvicinare Mattia alla collega ed ex fidanzata Maria. Proprio Mattia rivela l'infondatezza delle illazioni della moglie su una sua relazione con la bella collega Maria: Silvia alla fine perdona il marito, e si trasferisce per i due anni successivi a Castellabate assieme al figlio Chicco. La permanenza al Sud si rivela un'esperienza fantastica, che sarà per Alberto difficile da dimenticare, a tal punto che quando poi finalmente arriva la tanto attesa lettera di trasferimento a Milano, questi quasi se ne rammarica. In procinto di ripartire per il Nord, Alberto è sì contento per il ritorno a casa, ma allo stesso tempo triste nel dover lasciare la bella e tranquilla Castellabate, da cui parte per la sua nuova destinazione con tutta la famiglia.










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