mercoledì 8 marzo 2017

Libro: Umberto Veronesi Sillabario laico

10NOV/160

Da Corriere 10.11.16: «Sillabario laico» è il nuovo libro di Umberto Veronesi di cui abbiamo scelto alcuni stralci. Edito dal «Corriere», in collaborazione con la Fondazione Veronesi, sarà in edicola da sabato al costo di 4,90 euro (più quello del quotidiano). Umberto Veronesi
Ateo – Io non sono credente, e rispetto al problema di Dio mi considero agnostico. Sono però profondamente convinto che esista una morale laica valida quanto la fede in Dio. È un’etica della responsabilità, che ogni persona può e deve costruire dentro di sé, e che deve servire da timone per dirigere le proprie azioni. Ateo è un termine che non amo, perché vuol dire «senza Dio», e io non ho le prove per negare l’esistenza di Dio.
Bellezza – Nello spirito umano c’è una costante aspirazione a un’armonia che trascende il mondo fisico. Per questo si può parlare della bellezza della musica, o della bellezza di una formula matematica. (…) La nostra epoca sta facendo di tutto per farci dimenticare questi quesiti squisitamente filosofici, e ci propone la bellezza nella forma assicurante e standardizzata delle case-vacanza «immerse nel verde», a portata di voli low cost, e spiagge popolate da stupende creature di ambo i sessi generosamente spogliate.
Digiuno – Sono convinto che sia un bene e che faccia bene. Ma prima di tutto digiunare ha un significato etico: astenersi intelligentemente e sistematicamente dal cibo è segno di consapevolezza, senso di responsabilità e rispetto per gli equilibri del pianeta.] Sono convinto che sia un bene e che faccia bene. Ma prima di tutto digiunare ha un significato etico: astenersi intelligentemente e sistematicamente dal cibo è segno di consapevolezza, senso di responsabilità e rispetto per gli equilibri del pianeta.
Empatia – Siamo stati scelti per la nostra scienza e per la nostra competenza, ma a queste caratteristiche, guadagnate e costruite in anni di studio e di duro lavoro, dobbiamo avere la capacità di aggiungere l’empatia, una parola che deriva dal greco e che significa «condivisione della sofferenza».] Siamo stati scelti per la nostra scienza e per la nostra competenza, ma a queste caratteristiche, guadagnate e costruite in anni di studio e di duro lavoro, dobbiamo avere la capacità di aggiungere l’empatia, una parola che deriva dal greco e che significa «condivisione della sofferenza».
Giovani – La depressione di chi non riesce a costruirsi un progetto di vita non è una patologia psichiatrica, non ha bisogno di modulatori del tono dell’umore e di ansiolitici. Ha bisogno invece di una società che prenda finalmente in serissima considerazione il problema dei giovani e che si vergogni di averlo fatto diventare un problema.] La depressione di chi non riesce a costruirsi un progetto di vita non è una patologia psichiatrica, non ha bisogno di modulatori del tono dell’umore e di ansiolitici. Ha bisogno invece di una società che prenda finalmente in serissima considerazione il problema dei giovani e che si vergogni di averlo fatto diventare un problema.
Longevità – Francamente non vedo nulla di male nell’incentivare le ricerche volte a ottenere una vita più lunga, e a realizzare nel concreto uno slogan pieno di promesse. Come riuscirci? Ci sono alcuni segreti. Il primo segreto è un atteggiamento di accettazione. (…) Il secondo segreto è una vita attiva. (…) Il terzo segreto è continuare ad amare, con il cuore e con il corpo. (…) L’ultimo segreto è la curiosità.
Morte – Scegliere per chi amiamo l’eutanasia può essere un gesto di coraggioso amore, una dimostrazione che il nostro amore per la sua vita, ora sofferente, va oltre il nostro bisogno della sua presenza. L’eutanasia, prima di essere eutanasia, è comprensione assoluta, è quell’amore che sempre dovrebbe esserci tra un uomo che soffre e chi lo assiste.] Scegliere per chi amiamo l’eutanasia può essere un gesto di coraggioso amore, una dimostrazione che il nostro amore per la sua vita, ora sofferente, va oltre il nostro bisogno della sua presenza. L’eutanasia, prima di essere eutanasia, è comprensione assoluta, è quell’amore che sempre dovrebbe esserci tra un uomo che soffre e chi lo assiste.
Onestà – Diffido però profondamente dell’uso indiscriminato del concetto di onestà, e mi prendo la responsabilità di affermare che l’onestà non è né un valore in più, né un biglietto da visita per presentare i programmi politici o le persone. L’onestà non è una benemerenza, ma un dovere. Aggiungo che in una democrazia dovrebbe essere la normalità.] Diffido però profondamente dell’uso indiscriminato del concetto di onestà, e mi prendo la responsabilità di affermare che l’onestà non è né un valore in più, né un biglietto da visita per presentare i programmi politici o le persone. L’onestà non è una benemerenza, ma un dovere. Aggiungo che in una democrazia dovrebbe essere la normalità.
Tasse – Ogni anno pagando le tasse penso che la mia quota possa servire a dotare un ospedale di un nuovo letto, o di un nuovo ambulatorio, o a garantire l’assistenza domiciliare a un disabile. E allargando l’orizzonte della solidarietà penso che con le nostre tasse ogni anno si possa aprire un nuovo asilo nido, una palestra, una scuola. Ed ecco perché le tasse le pago volentieri.] Ogni anno pagando le tasse penso che la mia quota possa servire a dotare un ospedale di un nuovo letto, o di un nuovo ambulatorio, o a garantire l’assistenza domiciliare a un disabile. E allargando l’orizzonte della solidarietà penso che con le nostre tasse ogni anno si possa aprire un nuovo asilo nido, una palestra, una scuola. Ed ecco perché le tasse le pago volentieri.
Umorismo Meglio sorridere che ridere, anche perché una considerazione umoristica è contigua al mondo delle idee, ed è capace come poche altre cose di dare notizie sul mondo intellettuale della persona con cui si sta parlando. Un commento umoristico è come un piccolo contrappunto di violino, che sbuca leggero e piacevolissimo nel corso di quel concerto più largo che è una conversazione.] Meglio sorridere che ridere, anche perché una considerazione umoristica è contigua al mondo delle idee, ed è capace come poche altre cose di dare notizie sul mondo intellettuale della persona con cui si sta parlando. Un commento umoristico è come un piccolo contrappunto di violino, che sbuca leggero e piacevolissimo nel corso di quel concerto più largo che è una conversazione.

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