mercoledì 15 marzo 2017

Il Cardinal Martini e il fine vita

Il cardinal Martini e il fine vita 

"Non vanno prolungati quei trattamenti". Le ultime terapie rifiutate diventano un caso.

dal Corriere della Sera 1.9.2012


ROMA - La sua posizione sull'accanimento terapeutico era nota da tempo, ne era convinto ed è questa la strada che ha seguito, come ha annunciato ieri il suo medico curante, il professor Gianni Pezzoli. L'aveva espressa già nel 2007 nell'articolo "Io, Welby e la morte", scritto poche settimane dopo la morte di Piergiorgio Welby, il malato terminale di distrofia muscolare che chiese la sospensione delle terapie. L'aveva ribadita nel suo ultimo libro, pubblicato a marzo, Credere e conoscere : «Le nuove tecnologie che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano - ha scritto Martini - richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona». E che il neurologo del cardinale abbia voluto annunciare pubblicamente che è stata fatta la sua volontà suona come un ultimo messaggio dell'arcivescovo emerito di Milano, « la sua ultima lezione teologica», come ha decretato il web. Niente accanimento, dunque niente sondino, niente peg o alimentazione forzata, visto che da quindici giorni non poteva più deglutire per l'evoluzione terminale del morbo di Parkinson, la stessa malattia di Giovanni Paolo II. Quel sondino, quell'alimentazione forzata che era stata il punto più controverso del disegno di legge sul testamento biologico (che non è mai diventato legge).
E così, dopo l'annuncio della morte, su Twitter l'hastag #martini ha scalato le posizioni fino a entrare nella topten degli argomenti più discussi. Ma oltre alle numerosissime testimonianze di cordoglio, a tenere banco è stata proprio la notizia che il cardinale ha "rifiutato l'accanimento terapeutico". Il popolo di Twitter gli ha reso omaggio anche per questo, con qualche punta polemica, dai twitterologi famosi alla gente comune. Così Piero Sansonetti scrive che " il no all'accanimento terapeutico di Martini sia un esempio per questa classe politica e per la Chiesa". E altri commentano: "Almeno Martini sapeva che il medioevo è passato". Sarcastico un blogger: "E adesso i finti moralisti cattolici, politici e non, cosa diranno, che il cardinal Martini si è suicidato?" O un altro ancora: "Maestro per credenti e non fino all'ultimo.
Anche se c'è chi vuole chiarire. E' di grandissima importanza in questo contesto distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico", puntualizza un utente. Un altro si interroga ironico: "Ma ora a Martini glielo fanno il funerale?  Per me è del tutto irrilevante però la famiglia Welby lo voleva, per esempio." Il tema viene battuto da molti: "Ora la Chiesa negherà i funerali cattolici al Cardinal Martini perchè ha scelto di lasciarsi morire, giusto?". E Mikisugarfree; "Che la morte scelta dal cardinal Martini sia un esempio per i bigotti della prima e dell'ultima ora".
La scelta di Martini è stata riportata dai giornali di tutto il mondo. Il premio Nobel Dario Fo definisce la sua scelta "stupenda, mostra che tipo di persona fosse". Martini "è il Piergiorgio Welby della Chiesa. Come Papa Wojtyla ha riaffermato il diritto all'autodeterminazione sui trattamenti sanitari, la Chiesa e i cattolici riflettano", è stato il giudizio di Mario Riccio, medico rianimatore che nel dicembre 2006 ha interrotto il trattamento che teneva in vita Welby. Il leader di Sel Nichi Vendola, ha commentato: "Ha scelto la dignità". "Quella del cardinale è stata la libera scelta. Una persona come lui l'ha potuta compiere, in libertà e responsabilmente, senza alcuna intromissione", il commento del deputato radicale Maria Antonietta Farina Coscioni: "Non a tutti è permessa, per esempio non è stata concessa a Piergiorgio Welby". E il padre di Eluana Englaro: "L'eutanasia non c'entra, la sua è stata autodeterminazione. E' il diritto di ognuno di poter dire: "Non mi impedite di morire"".

M.Antonietta Calabrò

Nessun commento:

Posta un commento