venerdì 31 marzo 2017

Film: Ricomincio da tre

Ricomincio da tre è un film diretto dal regista Massimo Troisi. È il primo film dietro la macchina da presa dell'attore napoletano. Uscito nel 1981, ebbe un grande successo di pubblico e critica, tanto da valergli incassi record e la vittoria di due David di Donatello, quello per il miglior film e per il miglior attore.
Il film detiene il record di maggiore permanenza nelle sale cinematografiche italiane, con più di 600 giorni di programmazione.
Incassò circa 15 miliardi di lire.

Trama

« Troisi: Chell ch’è stato è stato... basta, ricomincio da tre...
Arena: Da zero!...
Troisi: Eh?...
Arena: Da zero: ricomincio da zero.
Troisi: Nossignore, ricomincio da... cioè... tre cose me so' riuscite dint'a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincia' da zero? Da tre! »
(Massimo Troisi a Lello Arena nella scena che ispira il titolo del film)
San Giorgio a Cremano, primi anni del dopo-terremoto. Gaetano è un ragazzo timido che vive con il padre (monco di una mano, che aspetta il miracolo della ricrescita), la madre, il fratello e la sorella. Stanco della vita da provincialotto fatta di famiglia, di banali uscite con gli amici, tra cui l'affezionato Lello Sodano, col quale ha un rapporto spassosamente conflittuale, e di un alienante lavoro in un'azienda alimentare, decide di trasferirsi a Firenze dalla zia paterna.
Gaetano decide quindi di partire facendo l'autostop. L'automobilista che gli offre un passaggio si rivela però essere un depresso con tendenze suicide, che ha deciso di farla finita proprio con un incidente d'auto. Gaetano riesce a dissuaderlo dai propositi suicidi e accetta di accompagnarlo a un centro d'igiene mentale, a Firenze. Dopo un improbabile quanto esilarante dialogo con un paziente del centro, qui Gaetano incontra l'infermiera Marta, dalla quale rimane colpito.
Finalmente, giunge a casa della zia che deve, tuttavia, abbandonare poco dopo poiché la stessa zia intrattiene un rapporto con un amante che tiene nascosto alla famiglia, si trasferisce a casa di Frank, un predicatore amico della zia. Il giorno dopo il cambio di casa, Gaetano reincontra Marta. Tra i due inizia una forte amicizia. Frank, nel frattempo, coinvolge Gaetano nelle sue predicazioni, portandolo a casa della signora Ida, un'anziana dal carattere duro e dalla mentalità retriva, madre di Robertino, un attempato ragazzo che a causa dell'oppressione materna è cresciuto con molte timidezze e complessi.
Pochi giorni dopo arriva in visita a Firenze anche Lello, che trova alloggio in una pensione, e Gaetano riesce ad avere un appuntamento con Marta. I due si scoprono innamorati e Gaetano rimane dapprima a dormire da lei, poi si trasferisce definitivamente a casa sua. Un giorno, mentre tutti gli amici, compreso Lello, sono riuniti a casa di Marta e Gaetano, la ragazza, che sta scrivendo un romanzo con l'aiuto di un'amica, scrive un capitolo incentrato su un tradimento compiuto dalla protagonista del libro, che narra in prima persona, con un adolescente. Lello sospetta che Marta stia scrivendo fatti a lei veramente accaduti e cerca di avvertire Gaetano che lo zittisce un po' piccato.
Successivamente Marta rivela a Gaetano d'essere incinta e di non sapere chi sia il padre, confessando così d'averlo davvero tradito con un adolescente e confermando, in tal modo, il sospetto di Lello. Pur non sapendo chi sia il padre naturale, Marta, tuttavia, esprime il desiderio di crescere questo figlio insieme a Gaetano. Gaetano ci resta male, ma cerca un po' goffamente di fare buon viso a cattivo gioco, approfittando del ritorno a San Giorgio per il matrimonio di sua sorella Rosaria per chiarirsi un po' le idee. Al matrimonio, Gaetano capisce d'essere innamorato di Marta e decide quindi di ritornare a Firenze.
La storia si conclude dunque con una memorabile scena che vede Gaetano e Marta discutere sulla decisione del nome da dare al nascituro.














Nessun commento:

Posta un commento