Il "Mestiere di uomo" è un libro dell'oncologo Umberto Veronesi. Tratta di vari argomenti di attualità, dal punto di vista di un'etica laica della responsabilità. Il mestiere di uomo è pensare. La scienza e la conoscenza scientifica vengono considerate come fattori indispensabili per il raggiungimento del benessere dell'umanità e per poter estendere questo benessere a tutti i popoli della terra in un clima di pace fra le nazioni.
L'autore si definisce agnostico, ha perso la fede a causa di due grandi mali della società odierna e passata, la guerra e la malattia. Guerra e malattia metterebbero in discussione l'onnipotenza di Dio. Tuttavia non sarebbe possibile dimostrare che Dio non esiste, così resta questo grande dubbio, se Dio esiste oppure no e l'autore si definisce appunto agnostico. Ad un'etica metafisica basata sulla trascendenza di Dio, si sostituisce un'etica laica, basata sulla conoscenza scientifica, definita come etica della responsabilità. Quest'etica dovrebbe guidare l'uomo a fare il miglior uso possibile della propria ragione.
Umberto Veronesi oltre a definirsi agnostico, è contrario ad una alimentazione che si basa sull'uccisione di animali, altri esseri viventi e si dichiara a favore di un'alimentazione vegetariana, più sana e più rispettosa della natura. E' chiaro che la dieta prevalentemente carnivora di una minoranza della popolazione crea danni enormi alla maggioranza degli abitanti della Terra.
Umberto Veronesi inoltre è favorevole all'autodeterminazione della persona riguardo alle cure mediche. Il "consenso informato" che oggi il medico deve ottenere dal paziente rappresenta una delle maggiori conquiste civili degli ultimi decenni. Nella nostra società, ci si starebbe rapidamente evolvendo verso l'autodeterminazione del malato riguardo le cure mediche. Pertanto non si dovrebbe più parlare di consenso del paziente al medico, ma piuttosto di sottoscrizione di un accordo medico paziente.
L'autore del libro è contrario al fumo, è non fumatore, si è battuto contro la pubblicità dei prodotti contenenti tabacco, e nella sua attività di parlamentare ha disegnato la legge che prescrive il divieto di fumo nei luoghi pubblici per proteggere i diritti e la salute dei non fumatori. Oppositore di tutte le droghe, tollerante verso l'uso di droghe cosiddete leggere.
Umberto Veronesi inoltre, facendo riferimento ai casi di Eluana Englaro e di Piergiorgio Welby, è favorevole al testamento biologico, cioè al fatto che ognuno debba decidere insieme con il medico delle cure per sè e per la propria vita. Quando queste cure diventano trattamenti forzati che non possono ripristinare le condizioni di salute del paziente o mantenere una condizione sufficientemente stabile e salvaguardante un livello accettabile di benessere psico-fisico del paziente, è possibile decidere di sospenderle e di evitare situazioni di accanimento terapeutico.
Umberto Veronesi inoltre si dichiara a favore del riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali al pari di quelle eterosessuali e del loro diritto alla genitorialità. Se tutti siamo a favore della procreazione naturale, tutti dobbiamo porci il problema della crescente infertilità e quindi favorevole alla fecondazione assistita data anche l'età più avanzata delle donne in gravidanza.
Umberto Veronesi si dichiara inoltre contrario alla pena di morte e contrario all'ergastolo ostativo, cioè alla pena di reclusione senza fine che condanna a morire in prigione. E' sostenitore dell'ipotesi ambientale e favorevole ad abbandonare la convinzione che le prigioni siano l'unica forma di pena, cercando di trovare pene alternative in grado di assolvere meglio la funzione rieducativa.
Sostenitore della pace, della fiducia nella scienza e nella conoscenza razionale per poter vivere in un clima di pace fra le nazioni.
L'autore si definisce agnostico, ha perso la fede a causa di due grandi mali della società odierna e passata, la guerra e la malattia. Guerra e malattia metterebbero in discussione l'onnipotenza di Dio. Tuttavia non sarebbe possibile dimostrare che Dio non esiste, così resta questo grande dubbio, se Dio esiste oppure no e l'autore si definisce appunto agnostico. Ad un'etica metafisica basata sulla trascendenza di Dio, si sostituisce un'etica laica, basata sulla conoscenza scientifica, definita come etica della responsabilità. Quest'etica dovrebbe guidare l'uomo a fare il miglior uso possibile della propria ragione.
Umberto Veronesi oltre a definirsi agnostico, è contrario ad una alimentazione che si basa sull'uccisione di animali, altri esseri viventi e si dichiara a favore di un'alimentazione vegetariana, più sana e più rispettosa della natura. E' chiaro che la dieta prevalentemente carnivora di una minoranza della popolazione crea danni enormi alla maggioranza degli abitanti della Terra.
Umberto Veronesi inoltre è favorevole all'autodeterminazione della persona riguardo alle cure mediche. Il "consenso informato" che oggi il medico deve ottenere dal paziente rappresenta una delle maggiori conquiste civili degli ultimi decenni. Nella nostra società, ci si starebbe rapidamente evolvendo verso l'autodeterminazione del malato riguardo le cure mediche. Pertanto non si dovrebbe più parlare di consenso del paziente al medico, ma piuttosto di sottoscrizione di un accordo medico paziente.
L'autore del libro è contrario al fumo, è non fumatore, si è battuto contro la pubblicità dei prodotti contenenti tabacco, e nella sua attività di parlamentare ha disegnato la legge che prescrive il divieto di fumo nei luoghi pubblici per proteggere i diritti e la salute dei non fumatori. Oppositore di tutte le droghe, tollerante verso l'uso di droghe cosiddete leggere.
Umberto Veronesi inoltre, facendo riferimento ai casi di Eluana Englaro e di Piergiorgio Welby, è favorevole al testamento biologico, cioè al fatto che ognuno debba decidere insieme con il medico delle cure per sè e per la propria vita. Quando queste cure diventano trattamenti forzati che non possono ripristinare le condizioni di salute del paziente o mantenere una condizione sufficientemente stabile e salvaguardante un livello accettabile di benessere psico-fisico del paziente, è possibile decidere di sospenderle e di evitare situazioni di accanimento terapeutico.
Umberto Veronesi inoltre si dichiara a favore del riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali al pari di quelle eterosessuali e del loro diritto alla genitorialità. Se tutti siamo a favore della procreazione naturale, tutti dobbiamo porci il problema della crescente infertilità e quindi favorevole alla fecondazione assistita data anche l'età più avanzata delle donne in gravidanza.
Umberto Veronesi si dichiara inoltre contrario alla pena di morte e contrario all'ergastolo ostativo, cioè alla pena di reclusione senza fine che condanna a morire in prigione. E' sostenitore dell'ipotesi ambientale e favorevole ad abbandonare la convinzione che le prigioni siano l'unica forma di pena, cercando di trovare pene alternative in grado di assolvere meglio la funzione rieducativa.
Sostenitore della pace, della fiducia nella scienza e nella conoscenza razionale per poter vivere in un clima di pace fra le nazioni.
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