sabato 26 novembre 2016

Film Quo vado di Checco Zalone


Di questo film mi è piaciuta la comicità di Zalone e il suo attaccamento al posto fisso. Mi ha sorpreso la sua scelta di rinunciare al posto fisso per amore e per ideali di vita. Mi ha colpito la sua capacità di adattamento ai vari lavori ed alle situazioni di vita (compagna, figli) che si sono presentate.

Quo vado? è un film del 2016 diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Checco Zalone. Quarto film con protagonista Zalone dopo Cado dalle nubiChe bella giornata e Sole a catinelle, in poco più di un mese e mezzo nelle sale ha incassato oltre 65 milioni di euro (65,3), giungendo vicino a superare il primato di Avatar di 65.7 milioni di euro circa e battendo il numero di spettatori di Sole a catinelle (8 milioni circa), avendo registrato più di 9,3 milioni di spettatori.
In Italia il DVD del film è distribuito da Warner Home Video.

Trama

Checco Zalone è un ragazzo che ha realizzato tutte le aspettative che aveva dalla sua vita: voleva vivere con i suoi genitori per evitare una costosa indipendenza e ci è riuscito; non voleva mai sposarsi ma essere eternamente fidanzato per evitare le responsabilità del matrimonio, e ce l'ha fatta; sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere un posto fisso nell'ufficio provinciale caccia e pesca, in cui timbra le licenze di cacciatori e pescatori.
In questo modo Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia, quando il governo vara la riforma della pubblica amministrazione, riforma che ha una componente fondamentale nel voler risparmiare sui posti fissi, eliminandone molti. Convocato al ministero dalla spietata dirigente dottoressa Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o mantenerlo venendo messo in mobilità e trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro, quindi accetta il trasferimento.
Per convincerlo a dimettersi, la dottoressa Sironi lo fa trasferire di volta in volta in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili, lontani e pericolosi, ma Checco si ambienta in ogni luogo e resiste a tutto, senza cedere alle offerte sempre più remunerative della Sironi, come consigliato dal suo idolo, il senatore Nicola Binetto.
A un certo punto la Sironi, stanca, pur di farlo dimettere, lo fa trasferire al polo nord e in Norvegia, in una base scientifica italiana, con il compito di difendere i ricercatori dagli attacchi degli orsi polari. Proprio quando è sul punto di abbandonare il suo amato posto fisso, Checco conosce la dottoressa Valeria Nobili, una ricercatrice che lavora lì, e si innamora di lei.
Checco si ambienta all'estrema civiltà e al rigore verso le leggi tipiche del nord, e vi resta fino a quando, devastato dall'inverno norvegese, non decide di ritornare in Italia. Allora la Sironi, pressata dal ministro, lo trasferisce in Calabria. Checco vi si ambienta subito, porta Valeria e i suoi figli con lui e fondano insieme una clinica per animali, che però dura poco: senza fondi, Valeria decide di tornare in Norvegia assieme ai figli.
Dopo essere stato ritrasferito all'ufficio caccia e pesca, ora città metropolitana, Checco riceve una chiamata da Valeria, che lo informa di essere in Africa e in attesa di un figlio di cui lui è il padre. Checco riesce a raggiungere Valeria in ospedale dopo aver incontrato una tribù di indigeni e avergli raccontato tutta la sua vita per convincere il capo della tribù a lasciargli continuare il suo viaggio. Dopo aver abbracciato la bimba, che chiamano Ines, (nata in un ospedale da campo dove manca tutto, anche le vaccinazioni di base) Checco decide finalmente di rinunciare al suo tanto amato posto fisso, ma a patto che la Sironi gli versi un indennizzo di 50.000 euro ma l'ultima offerta è solo per il TFR maturato (circa 35.000 euro). Checco propone allora alla dottoressa Sironi di aggiungere lei la cifra mancante, costei molto contrariata accetta e firma con rabbia un secondo assegno personale augurando a Checco di spenderli tutti in medicine. Checco usa proprio questo secondo assegno per comprare una scorta di vaccini e medicine all'ospedale. I dottori e le infermiere dunque realizzano un video di ringraziamento per la dottoressa che -tornata a Roma- lo vede proprio un attimo prima di riottenere la sua posizione e si commuove dimostrando al suo staff che anche lei è umana. Checco decide di continuare ad aiutare Valeria nei progetti umanitari.





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