lunedì 15 luglio 2019

Libro: Vittorio Zucconi, "Il lato fresco del cuscino. Alla ricerca delle cose perdute."

Vittorio Zucconi, scomparso il 25 maggio 2019, è stato giornalista e scrittore. Dopo aver cominciato come cronista nel 1963, precario a "La notte", ha lavorato per "la Stampa", "Il Corriere della Sera" e "La Repubblica" come corrispondente da diversi paesi, tra cui il Giappone, il Belgio, la Russia, la Francia e gli Stati Uniti, per stabilirsi nel 1985 a Washington. E' stato per oltre 20 anni direttore di Radio Capital dove ha condotto TG zero. Ha pubblicato vari libri. Il libro "Il lato fresco del cuscino. Alla ricerca delle cose perdute" è l'ultimo pubblicato.

In questo libro Zucconi ci racconta, a partire da oggetti a lui cari, dei suoi ricordi, della sua vita, di fatti e avvenimenti storici vissuti come testimone privilegiato data la sua professione di giornalista.
L'autore delinea nella sua narrazione un quadro di avvenimenti che hanno segnato la storia della II metà del 1900 e della prima metà del 2000.
I suoi ricordi non sono legati solo ad oggetti, ma Zucconi ci parla anche dei suoi cani e di sapori (la piadina romagnola, la mostarda, l'aroma del caffè ed i wafer del vescovo di Kuvait City) a cui sono legati ricordi ed, a volte, avvenimenti storici.
Ci parla anche di notti insonni trascorse in un caldo torrido ed il  continuo rigirarsi nel letto alla ricerca illusoria del lato fresco del cuscino.


Gli oggetti a lui cari dai quali prende spunto per ricordare esperienze personali e spesso avvenimenti storici, sono:
la macchina da scrivere di suo padre;
la piadina romagnola;
la Bianchina e le automobili possedute;
il videoregistratore;
il primo computer portatile;
l'aeroplanino di latta di Saigon;
il gatto ed i cani;
il sapore di caffè ed i wafer del vescovo di Kuvait city;
la radio e la trasmissione di tutto il calcio minuto per minuto
la mostarda da bambino e la pastasciutta da adulto
la teiera di Hiroshima
l'aereo scalcagnato della campagna presidenziale di Bush
la lunga strada bianca e le campagne presidenziali americane
la spilla di Hillary Clinton
l'odore di piombo della tipografia del giornale;
le stanze di hotel dove aveva soggiornato per motivi di lavoro
i libri; i libri di suo padre, i libri scritti.

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