sabato 12 ottobre 2019

Film: Mission

Da wikipedia. "Mission (The Mission) è un film del 1986 diretto da Roland Joffé, vincitore della Palma d'oro al 39º Festival di Cannes.[1]

Trama

Sud America 1750, nella piccola foresta pluviale sopra le Cascate dell'Iguazú al confine tra ArgentinaBrasile e Paraguay. Padre Gabriel è un missionario gesuita che dopo una faticosa scalata delle cascate in solitaria, raggiunge una tribù di Guaraní ancora allo stato selvaggio, e riesce ad avvicinarli grazie alla musica del suo oboe. Essi in passato avevano già fatto martire un gesuita che aveva tentato di convertirli alla fede di Dio, crocifisso e gettato vivo nel fiume Iguazú fino alle cascate. Nel frattempo in una piccola cittadina nella provincia di Misiones in Argentina, il cacciatore di schiavi Rodrigo Mendoza uccide per gelosia in un duello pubblico suo fratello Felipe, dopo aver scoperto la sua relazione con Carlotta, donna amata da entrambi. Travolto dal rimorso, Mendoza decide di lasciarsi morire in cella, ma padre Gabriel, venuto a sapere dell'accaduto, lo convince a trasformare il suo rifiuto della vita in una penitenza con la quale possa espiare le proprie colpe facendolo scalare le cascate come segno del purgatorio. La penitenza si traduce in un faticoso trasporto di attrezzature sopra cascate e dirupi molto scoscesi, rischiando spesso di ferirsi anche gravemente.
Ultimatolo, Rodrigo decide di mettersi al servizio dei missionari e degli indios scegliendo di prendere i voti per diventare anche lui un missionario gesuita. I missionari con il tempo hanno realizzato varie missioni tra gli indios costruendo un vero e proprio villaggio situato nel Rio Grande del Sud e offrendo protezione agli indios ed evitando loro di essere ridotti in schiavitù a lavorare nelle piantagioni, ma proprio questo esempio allarma i rappresentanti dei coloni spagnoli e portoghesi che vedono queste missioni come scomode e potenziali minacce per i loro affari economici. Dopo il Trattato di Madrid i coloni accolgono un inviato pontificio, il cardinale Luis Altamirano, che ordina ai religiosi ed ai nativi di abbandonare le loro terre in favore dei latifondisti europei, pur rimanendo impressionato dalla grande bontà delle missioni gesuite. Il cardinale è messo in guardia da Don Cabeza e Don Hontar rappresentanti dei re di Spagna e Portogallo che arrivano a minacciare perfino l'esistenza stessa dell'ordine dei Gesuiti nell'intero mondo cattolico. Uno sguardo nella città di Asunción mostra come sia pronto un esercito di spagnoli composto anche da guaranì traditori del proprio popolo.
Gli indios rifiutano l'ordine di lasciare le terre di São Miguel das Missões e decidono di combattere per difenderle, guidati dal redento padre Rodrigo divenuto amico di un bambino del villaggio; quest'ultimo riuscirà a trovare in riva alle cascate la spada che apparteneva a Rodrigo, da lui stesso gettata in acqua insieme a tutte le sue armi come segno del suo cambiamento di vita. Tutti i Gesuiti rimangono con gli indios che li hanno accolti e con i quali nel tempo si è stretto un forte legame di fratellanza; padre Gabriel rifiuta la violenza e celebra una messa nel villaggio con donne e bambini durante i combattimenti, mentre gli altri missionari come Fielding e Ralph scelgono di combattere accanto ai Guaraní con Rodrigo. Nello scontro sul fiume, Fielding sacrifica la propria vita per uccidere il capo dell'esercito nemico sulle cascate attirandovi il suo kayak e padre Ralph viene ucciso poco dopo da un colpo di mortaio. I Guaranì vengono tragicamente sconfitti.
Nella struggente scena finale della battaglia, Mendoza si adopera per far saltare il solo ponte di collegamento del villaggio, ma si distrae per aiutare un bambino e nel frattempo i nemici disinnescano la trappola. Davanti alla sua impotenza, i soldati ridono di lui (in un'occasione precedente, un identico comportamento aveva suscitato la sua reazione violenta) e immediatamente gli sparano. Ormai a terra, il suo ultimo sguardo è rivolto verso padre Gabriel in processione con in mano l'ostensorio: esala l'ultimo respiro quando anche il suo redentore, che avanzava apparentemente intoccabile in mezzo a spari ed esplosioni, viene colpito a morte. Il film si conclude con la distruzione del villaggio e la sconfitta dei coloni Guaranì rimasti, fatti diventare schiavi. Solo un gruppo di bambini della tribù riesce a salvarsi dal massacro e abbandona il villaggio ormai distrutto, deserto e ridotto in cenere. I giovani ritrovano un violino e qualche oggetto usato nella guerra, e con questi fuggono con una canoa nella foresta

Base storica della narrazione

Mission si basa su eventi accaduti in seguito al Trattato di Madrid del 1750, che obbligava il Regno di Spagna a cedere parte delle terre gesuite in Paraguay alla corona del Portogallo. Il narratore, Altamirano, che nel film affronta eventi già verificatisi, corrisponde alla figura storica del padre gesuita andaluso Lope Luis Altamirano, inviato in Paraguay nel 1752 con l'ordine di organizzare il trasferimento dei territori dalla Spagna al Portogallo. Costui ebbe la supervisione del trasferimento di sette missioni a sud e ad est del fiume Río Uruguay, che erano state costruite dagli indios Guaraní sotto la direzione dei gesuiti nel XVII secolo. Come "compensazione" la Spagna aveva promesso complessivamente soltanto 4.000 pesos per tutte e sette le missioni, che era meno di 1 peso per ciascuno dei circa 30.000 Guaraní nelle sette missioni, mentre si stimava che la terra coltivata, il bestiame e gli edifici valessero all'incirca 7-16 milioni di pesos. Ne derivò un conflitto tra Guaraní e esercito ispano-portoghese, che si contrapposero tra il 1754 e il 1756, durante il quale gli indigeni difesero coraggiosamente le loro case contro le forze europee che mettevano in atto il trattato di Madrid. Per scopi cinematografici, è stata ricreata solo una delle sette missioni, São Miguel das Missões.[2]
L'ambientazione del film è situata dinanzi alle famose Cascate dell'Iguazú con una licenza artistica dello sceneggiatore, che mise assieme questi eventi combinandoli con la storia delle vecchie missioni, fondate nella prima metà del XVII secolo sul fiume Paranapanema a monte delle cascate Guairá, da cui le incursioni schiaviste portoghesi dei mercanti di San Paolo obbligarono i Guaraní ed i gesuiti a partire nel 1631. La battaglia alla fine del film evoca la battaglia di Mbororé del 1641, durata otto giorni, combattuta sul terreno e su canoe, durante la quale sotto l'organizzazione ed il comando dei gesuiti, le forze Guaraní, aiutate da armi da fuoco, riuscirono a fermare gli incursori.
Imprecisioni ed errori storici
I personaggi cinematografici di Gabriel e Rodrigo sono coinvolti in una lotta in cui di fatto storicamente non avrebbero mai preso parte, poiché i Guaranì soltanto combatterono contro l'oppressione portoghese per ben tre anni in tale guerriglia. I missionari gesuiti non disobbedirono direttamente agli ordini del cardinale Altamirano e nessuno di loro restò per combattere con i convertiti. Il personaggio di Altamirano è storicamente impreciso. Non era difatti un cardinale inviato dal papa, ma un emissario mandato dal generale superiore della Compagnia di Gesù, Ignazio Visconti, per preservare l'ordine dei gesuiti in Europa all'affacciarsi degli attacchi in Spagna e Portogallo.[3]

Colonna sonora

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: The Mission (colonna sonora).
Il regista propose solo dopo il montaggio la stesura delle musiche ad Ennio Morricone; questi, dopo aver visto il film, rifiutò giudicandolo completo anche senza colonna sonora. Solo l'insistenza di Joffé fece cambiare idea al compositore.[4]
La colonna sonora comprende brani che sono tra i più celebri della storia del cinema, come Gabriel's Oboe. Grazie ad essa Morricone vinse il British Academy of Film and Television Arts, il Golden Globe ed ebbe una candidatura all'Oscar, ma la statuetta venne assegnata a Herbie Hancock per il film Round Midnight - A mezzanotte circa."










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